Approvato in consiglio comunale a Isernia il nuovo statuto in materia di enti locali Con 29 voti favorevoli e un solo voto contrario,

11 Novembre 2018 0 Di

(PressMoliLaz) Isernia, 11 nov.  Il Consiglio comunale di Isernia, durante la seduta monotematica dello scorso 8 novembre, ha approvato il nuovo Statuto dell’ente. «Il vecchio Statuto risaliva al 2004, – ha ricordato il sindaco Giacomo d’Apollonio – ed era stato integrato una sola volta, cinque anni fa, limitatamente ad un singolo articolo. Ora, invece, siamo di fronte ad uno Statuto effettivamente nuovo, con sostanziali cambiamenti e aggiornamenti, quanto mai necessari per la incongruità di alcuni vecchi articoli statutari rispetto alle attuali normative nazionali in materia di enti locali. Le modifiche e le integrazioni votate in aula, che hanno dato un volto nuovo alla ‘Carta Municipale’, sono state possibili grazie al contributo determinante d’una specifica Commissione che ha ben lavorato, completando l’attività iniziata da una analoga Commissione nella passata consiliatura, e sono state perfezionate in virtù di alcuni emendamenti proposti dai consiglieri comunali, presentati con l’esclusivo scopo di migliorare il documento finale. Il nuovo Statuto – ha aggiunto d’Apollonio – include importanti novità di partecipazione democratica, come la possibilità di consultare la popolazione per conoscerne la volontà sull’indirizzo politico-amministrativo da perseguire nello svolgimento d’una funzione o nella gestione d’un servizio pubblico. Desidero esprimere il mio personale compiacimento – ha concluso il sindaco – per un’approvazione raggiunta pressoché all’unanimità, segno d’una larghissima maggioranza e d’una evidente unità d’intenti. Ciò si traduce in un segnale più che positivo per l’attuale amministrazione comunale». Il nuovo Statuto si compone di 75 articoli, revoca e sostituisce quello previgente ed entrerà in vigore decorsi trenta giorni dalla sua pubblicazione all’albo pretorio comunale. Sarà inoltre pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise e inviato al Ministero dell’Interno.