Romagnuolo: “Il Molise è tra le regioni più ricche del pianeta” Aida Romagnuolo della Lega vuol difendere le fasce più deboli della società

12 Novembre 2018 0 Di

(PressMoliLaz) Campobasso, 11 nov. “Che nel Basso Molise le donne per sopravvivere debbano chiedere la carità alla Caritas sembra un gioco di parole, ma nei fatti è la triste realtà. In una Regione come il Molise, tra le più ricche del Pianeta e con il più basso numero di abitanti per chilometro quadrato d’Italia, ricco di acqua che tutti ci invidiano e vogliono depredarci, ricca di gas, petrolio, laghi, montagne, mare, terreno fertile, vigneti, oliveti, frutteti, allevamenti di ovini, bovini e altro ancora, la popolazione per tirare avanti la carretta deve chiedere l’elemosina, mentre dovremmo invece essere la prima Regione al mondo. Una cosa da non credere. Ormai, la politica molisana è fuori controllo, ha perso il contatto con la realtà e soprattutto con il territorio. A tutto questo dico no, perché anche se sono in Consiglio regionale io mi schiererò sempre dalla parte dei più bisognosi”. E’ quanto dichiarato da Aida Romagnuolo della Lega. Questo mio urlo – ha continuato Romagnuolo – intende difendere la parte della società molisana più povera, quella che ha più fame, mi schiererò sempre contro la politica delle chiacchiere e dei bugiardi. Il Molise – ha detto ancora Romagnuolo –  ha bisogno di un nuovo modo di fare politica, ha bisogno di una politica diversa e non della solita, esige una politica che difenda innanzitutto i cittadini e non li condanni a morire di fame. Non basta una disoccupazione cronica e dilagante tra gli adulti e i giovani – ha proseguito Romagnuolo – uno spopolamento da esodo, strade da quarto mondo, ponti inagibili e senza collaudo, sanità che è sulla via dello smantellamento totale, giustizia sotto organico dove all’orizzonte si paventa anche la liquidazione il Tribunale di Larino,  scuole che cadono addosso agli alunni, alle maestre e al personale, adesso, nel Molise si comincia a morire anche di fame. Ebbene, a tutto questo non ci sto – ha concluso Romagnuolo – perché in Consiglio Regionale o cominciamo a litigare di meno e pensiamo seriamente ad occuparci e a risolvere i problemi della povera gente, oppure significa che stiamo anche noi tradendo quei cittadini che ci hanno fatto vincere le elezioni per cambiare tutto, mentre noi stiamo facendo peggio dei nostri predecessori.