Consiglio provinciale, via libera al bilancio consolidato e al protocollo con la regione Lazio per le strade Il Presidente Pompeo: “Attenzione nazionale sulla Valle del Sacco grazie al lavoro del territorio. Ecco perché le Province servono e vanno messe in condizioni di agire”.

7 Dicembre 2018 0 Di

(PressMoliLaz) Frosinone, 07 dic.“Le criticità della Valle del Sacco sono, già di fatto, una questione di interesse nazionale, anche grazie al lavoro delle Istituzioni locali, dei sindaci e degli amministratori in primo luogo. La Provincia di Frosinone ha dato e sta continuando a dare il suo contributo: dalla convocazione del Coordinamento dei sindaci, alla richiesta di bonifica degli otto siti ritenuti più pericolosi; dall’intensificazione dei controlli sugli scarichi attraverso la polizia provinciale, all’affidamento da parte della Procura, proprio ai nostri agenti, del coordinamento delle polizie locali. Di fronte ad una vera e propria emergenza, la Provincia ha risposto presente. Anche oggi in audizione in Commissione Agricoltura e Ambiente del Consiglio Regionale del Lazio, abbiamo richiesto uno sforzo congiunto da parte di tutte le istituzioni contro il ripetersi degli episodi di inquinamento, una stretta sui controlli e, soprattutto, un intervento normativo che semplifichi e razionalizzi l’azione amministrativa degli enti locali sulla salvaguardia ambientale. Continueremo a fare azione di pressione sulle Istituzioni, a partire dal Ministero dell’Ambiente: occorre che ci sia una presa di coscienza del problema da parte di tutti e che si intervenga di conseguenza”. Così, il Presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, a margine dell’approvazione del punto all’ordine del giorno del Consiglio di oggi sulla questione Valle del Sacco. Via libera anche alla richiesta alla Regione Lazio per l’istituzione del Registro dei tumori. “Sulla materia ambientale inoltre – ha aggiunto Pompeo –  come Province del Lazio dobbiamo continuare a richiedere con forza alla Regione, a seguito del riordino delle funzioni, maggiore chiarezza su competenze e risorse, ciò che è stato fatto non è minimamente sufficiente”. Il Consiglio provinciale, inoltre, ha dato il via libera al bilancio consolidato, così come prevede la normativa attualmente in vigore per realizzare il principio dell’armonizzazione dei sistemi contabili degli enti locali e dei loro organismi. Approvato anche un altro adempimento di legge, quello sulle tariffe delle assicurazioni e trascrizioni, rimaste anche per quest’anno, come durante tutto il mandato amministrativo di Antonio Pompeo dal 2014, invariate. Infine, è stato approvato lo schema di protocollo di intesa con la Regione Lazio, comune anche alle altre province, per il passaggio ad Astral della competenza su alcune strade provinciali che presentano caratteristiche di alta densità di traffico. Un provvedimento necessario per favorire una più funzionale azione di messa in sicurezza e riqualificazione. “Come tutte le Province – ha spiegato il Presidente Pompeo – adottiamo questo protocollo per garantire strade più sicure e riqualificate. Con il passaggio ad Astral, dunque alla Regione, ci saranno più risorse da utilizzare per quei tratti stradali al servizio dei cittadini e delle attività produttive e per creare una fitta rete infrastrutturale con i luoghi di particolare interesse storico-culturale, nonché di interesse paesaggistico”. Il Presidente Pompeo, infine, ha fatto anche un passaggio sulla questione Province, a seguito all’incontro del Comitato direttivo dell’UPI tenutosi nella mattinata: “Purtroppo dal Governo non arrivano notizie positive: nella manovra i fondi che vengono stanziati per le Province, dunque per le strade, i ponti, le scuole, la sicurezza dei cittadini, non sono quelli necessari. Nei mesi scorsi abbiamo presentato dei report sulle criticità, lavorando in tempi strettissimi, proprio per dare modo a chi di dovere di rendersi conto di quali sono i problemi da affrontare. Registriamo con rammarico, invece, che sugli aspetti concreti mancano le risposte adeguate. Ripeto e ribadisco: ogni azione di riforma che riguarda le Province non può prescindere dai fondi a disposizione, non per moltiplicare poltrone, ma per rispondere alle esigenze reali dei territori”.