Antonio Pompeo nella conferenza unificata stato-città-autonomie locali

16 Marzo 2019 0 Di

(PressMoliLaz.) Frosinone,16 Mar.  Dopo la guida dell’Upi Lazio continuano i riconoscimenti per Antonio Pompeo. Confermato nel direttivo nazionale dell’Unione Province d’Italia, il Presidente della Provincia di Frosinone ha ricevuto da Michele De Pascale, presidente dell’Upi nazionale, la delega di membro della Conferenza Stato-città e autonomie locali, uno dei tre organi della Repubblica che hanno il compito di raccordare l’amministrazione centrale dello Stato con gli altri enti. La conferenza è presieduta dal Presidente del Consiglio ed è composta da ministri e dagli organi rappresentativi di Comuni, Province e Comunità montane.

“Ringrazio Michele De Pascale per la fiducia che mi ha voluto accordare – ha spiegato il Presidente Pompeo – un’ulteriore opportunità per continuare il lavoro avviato per la difesa e il rilancio delle Province, soprattutto adesso che si sta avviando un processo di riscrittura della governance dei territori, a partire proprio dal ruolo degli enti locali”.

“Ritengo questo percorso utile e fondamentale per il rilancio dell’intero sistema Paese e soprattutto un riconoscimento a quanto di buono stiamo facendo nella nostra Provincia dal 2014. Ho ereditato un ente ai margini della vita politica locale, con impegno e responsabilità lo abbiamo riportato alle sue funzioni di centralità e oggi possiamo dire di recitare un ruolo di primo piano rispetto a quelle che sono le priorità della nostra gente. Siamo stati un esempio virtuoso rispetto alle difficoltà aperte dalla riforma di questi enti. E vogliamo continuare ad essere protagonisti sempre con maggiore incidenza: ecco perché la battaglia per ridare funzioni e risorse alle Province è fondamentale”.

“Questa nomina nella Conferenza Stato-Città, autonomie locali – conclude Pompeo – oltre ad una soddisfazione personale, è un riconoscimento che voglio condividere con coloro che hanno permesso di ottenerlo: gli amministratoti locali soprattutto, con i quali, al di là delle differenze di casacca, in questi anni abbiamo portato avanti tante iniziative e tanti progetti, dimostrando sul campo che l’interesse comune viene prima di quello dell’appartenenza politica. Un modello che va indicato anche ai livelli superiori di governo, troppo spesso impegnati in una campagna elettorale perenne”.