Ferentino, il comune al lavoro per la rigenerazione urbana Pompeo: “Uno strumento importante per i cittadini, per valorizzare il nostro patrimonio edilizio e rilanciare gli investimenti”

3 Giugno 2019 0 Di

(PressMolilaz) Ferentino (FR), 03 Giu.19 Valorizzare e ampliare il patrimonio abitativo esistente, tutelare l’ambiente ed evitare ulteriore consumo del suolo, recuperare le periferie, dare maggiore al rilancio delle attività commerciali e turistiche, favorire interventi di efficienza energetica e di sicurezza. Sono questi i principi fondamentali della legge della Regione Lazio sulla rigenerazioni urbana che il Comune di Ferentino intende utilizzare come nuovo strumento di pianificazione urbanistica del territorio. Con questo strumento il Comune individuerà  ambiti territoriali urbani in cui consentire interventi di ristrutturazione edilizia e urbanistica o di demolizione e ricostruzioneLa volumetria o la superficie lorda aggiuntiva potranno essere, al massimo, pari al 30%. Saranno possibili cambi di destinazione d’uso e delocalizzazioni per avviare attività commerciali, artigianali e di servizio. La legge prevede il coinvolgimento dei cittadini e dei tecnici attraverso un processo partecipativo per la realizzazione di un più efficace progetto di rigenerazione. Perciò il Comune ha pubblicato sul suo sito internet, in data 23 maggio, un avviso con scadenza dopo un mese, nel quale invita ad avanzare proposte per interventi di rigenerazione urbana e recupero edilizio che saranno valutati dal Settore V – Assetto del Territorio, ed eventualmente recepiti nella proposta deliberativa del Consiglio comunale, che sarà l’atto finale dell’intero procedimento. “Si tratta di un’ottima legge per i cittadini – ha spiegato il sindaco Antonio Pompeo – permette infatti di ampliare e valorizzare il patrimonio edilizio senza consumare ulteriore suolo, dunque tutelare l’ambiente. E nello stesso tempo permette di recuperare precedenti strutture e cambiare anche la destinazione d’uso. Il Comune di Ferentino intende recepire questa opportunità, attraverso un processo partecipativo, per arrivare alla migliore definizione del programma operativo”.