Marchi di qualità per prodotti agroalimentari, se ne discute in consiglio regionale

15 Giugno 2019 0 Di

(PressMoliLaz) Campobasso, 15 giu. Il Consigliere regionale Salvatore Micone ha presentato una proposta di legge, contraddistinta con il n. 70, avente ad oggetto “Misure per la qualità dei prodotti e dei servizi ed adozione del marchio di qualità con indicazione d’origine “Qualità garantita dalla Regione Molise””. La pdl –si spiega nella relazione illustrativa- intende realizzare nella regione Molise un marchio di qualità garantita e di origine per tutelare e promuovere i prodotti ed i servizi delle piccole e medie imprese fornitrici stabiliti, in specifici disciplinari che introducono criteri di qualità, di sostenibilità e di responsabilità sociale. Obiettivo dichiarato della proposta di legge è quello di tutelare le piccole imprese  che hanno pochi mezzi per difendersi dalla concorrenza sleale e nel contempo garantire al consumatore che il prodotto che ha acquistato a un prezzo più elevato della media, è stato realizzato con precise regole per garantirne la qualità e la responsabilità sociale. In questo modo si vuole allo stesso tempo garantire la salute dei consumatori, l’ambiente e la comunità e salvaguardare le piccole e medie imprese dal pericoloso meccanismo della rincorsa al costo più basso a scapito della qualità che rischia di estrometterle dal mercato. L’art. 2 della pdl, per tali obiettivi e finalità, nonché per la valorizzazione dei prodotti e dei servizi con un elevato standard qualitativo controllato, prevede che la Giunta regionale sia autorizzata a proporre domanda per la registrazione del marchio “Qualità Molise”. Lo stesso sarà specificato come marchio collettivo di qualità con indicazione d’origine e contraddistinto da un logo. Il marchio, che mira a trasmette il messaggio principale d’indicazione di qualità dei prodotti e dei servizi, rispondendo alla normativa europea in tema di etichettature e pubblicità dei prodotti, è apposto sui prodotti e servizi che rispondono a criteri qualitativi determinati con riferimento ai metodi di produzione e alle loro caratteristiche. L’art. 5 quindi prevede che le caratteristiche dei prodotti e dei servizi contrassegnati dal citato marchio, e la responsabilità sociale delle imprese licenziatarie, siano garantite attraverso un programma aperto di controllo della qualità e della responsabilità sociale d’impresa. Tale programma è finalizzato a verificare nei soggetti utilizzatori del marchio la sussistenza e la permanenza dei requisiti per l’uso del medesimo, nonché il rispetto dello specifico disciplinare di riferimento per il prodotto o servizio su cui è applicato. La pdl passa ora all’esame della Commissione consiliare competente per l’espressione del parere di rito, per poi giungere all’attenzione del Consiglio regionale per le determinazioni conclusive.