Isernia,sei consiglieri comunali si dissociano dalla maggioranza.. Melensaggine politica… Remeranno contro d’Apollonio perché lui insieme ed altri della maggioranza hanno preferito Ricci e la politica isernina..

2 Settembre 2019 0 Di

(PressMoliLaz.) Isernia 02 Set.  Per amministrare  la  Provincia di Isernia pochi giorni fa si è votato per il nuovo presidente. Il vincitore  è stato Alfredo Ricci, supportato da una parte del centro destra con a capo Iorio, Di Baggio,  Tartaglione, Scarabeo e molti altri sindaci del territorio pentro. Ha perso (male) l’altro candidato Presidente, del centrodestra Felice Ianiro,  imposto dai  consiglieri regionali campobassani Niro, Micone, da quello isernino Di Lucente, l’euro parlamentare Patriciello e alcuni loro sodali. Scoppia  la guerra politica interna… prima con attacchi  e accuse reciproche esternate sulla stampa,poi notizia d’oggi, le  vibranti voci di inizio opposizione e dissidenza  politica al sindaco  di Isernia. La faranno  attraverso un gruppo di consiglieri comunali che ce l’ hanno  con d’Apollonio perché a quanto pare ha appoggiato e fatto vincere Ricci. I politici di longa manus rappresentati in primis dai due citati campobassani, (Niro e Micone) si inviperiscono contro d’Apollonio, perchè per loro  Ricci non doveva proprio  candidarsi  e ne vincere!.

I consiglieri comunali pentri / filo campobassani,  smaniavano  a tutti i costi  affinché a  trainare la politica dell’ente isernino, fosse un loro amico politico,   cioè  il sindaco di Frosolone Ianiro, legato come si diceva ai vari Niro, Micone Patriciello  e   due  consiglieri regionali del territorio isernino, Di Lucente e  Tedeschi. Oggi la notizia è questa: Sei consiglieri del Comune di Isernia  con tutta evidenza  contro Iorio e filo campobassani : Fantozzi, Azzolini, De Marco, Succi, Pizzi e Di Luozzo, ( con  quest’ultimo che motiva il dissenso pure per il mancato posto in giunta che d’Apollonio non concede al  gruppo dei “popolari” ) annunciano la loro opposizione all’ attuale Amm.ne comunale e con tutta probabilità tenteranno di  mettere in crisi politica  lo stesso sindaco e giunta, cercando di spedirli a casa anzitempo .. Tutto questo mentre una città capoluogo di provincia  appare soggiogata e sovrastata dal potere  politico del capoluogo regionale.