Clima, giovani in piazza per Fridays for future,

27 Settembre 2019 0 Di

(PressMoliLaz) Campobasso, 27 Set.19  In tantissime piazze del Mondo ci sarà la manifestazione per l’emergenza climatica “Global Climate Stroke”. L’azione, partita dall’attivista svedese Greta Thunberg e dal movimento di studenti che il suo agire ha generato, i “Friday for Future”, serve per porre l’attenzione sul tema che più segnerà l’agenda politica dei prossimi decenni: i cambiamenti climatici.

In occasione di questo avvenimento di portata mondiale, come coordinatore regionale del movimento politico “èViva” e come (nemmeno a farlo apposta) capogruppo di “Costruiamo il Futuro”, gruppo consiliare del Comune di Montenero di Bisaccia, oltre all’adesione formale alla manifestazione di domani che faccio qui pubblicamente (parteciperò a Termoli), presenteremo un pacchetto di misure sul tema ambientale, denominato “pacchetto futuro”.

Questo insieme di misure ha per colonna portante la “Dichiarazione di Emergenza Climatica Ambientale”. Già 21 Comuni italiani, tra cui grandi città come Napoli e Milano, e persino Stati e comunità Territoriali come Regno Unito, Scozia e Irlanda, hanno deliberato la Dichiarazione di Emergenza Climatica, riconoscendo che da tempo il cambiamento climatico causato dalle attività umane rischia di compromettere irreparabilmente l’ecosistema terrestre e la sostenibilità della vita del genere umano, e si impone come un tema di urgente rilevanza politica, sociale ed economica a livello mondiale. Infatti l’Accordo di Parigi del 2015 sul clima, di cui l’Italia è Stato sottoscrittore, fissa l’obiettivo di risultato del contenimento dell’aumento delle temperature tra l’1,5° e i 2°C, e definisce contemporaneamente una soglia quantitativa e un obbligo di risultato, funzionali a scongiurare la ulteriore regressione climatica globale.

È necessario per i nostri Comuni e il nostro territorio inserirsi in questo contesto nazionale e internazionale, affinché non resti indietro in quanto a diritti e doveri, e pertanto ho proposto come ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale: di dichiarare l’emergenza climatica per il territorio, in termini di persistente violazione del diritto umano al clima dei Cittadini, come lesione presente e futura della loro salute e della salubrità del loro ambiente; di voler adottare sul territorio tutte quelle misure di mitigazione dell’impatto climatico che la moderna tecnologia mette a disposizione della comunità (riduzione del consumo di suolo, uso di tecniche di bioedilizia, risparmio energetico negli edifici pubblici e privati, piantumazione di alberi, riduzione dei rifiuti e campagne educative per la corretta gestione degli stessi, massima limitazione dell’uso della plastica in città, limitazione del traffico urbano, introduzione di mezzi di trasporti ecocompatibili, incentivazione all’uso delle energie rinnovabili e opposizione all’installazione di impianti fossili in terra e mare); di chiedere al Governo di dichiarare con la massima urgenza lo stato di emergenza climatica e, conseguentemente, di riformulare a strettissimo giro tutti i propri programmi di politica energetica e ambientale in funzione della prioritaria tutela del diritto umano al clima, considerando, a partire da subito, la lotta al cambiamento climatico e la transizione a un’economia sostenibile come la priorità del presente e dei prossimi anni. Detta transizione dovrà agire secondo i principi di: equità – i costi della transizione non devono gravare sulle fasce più deboli della popolazione e le istituzioni devono impegnarsi a riqualificare i lavoratori attualmente impegnati in settori incompatibili con la transizione; democrazia – le istituzioni si impegnano a coinvolgere attivamente cittadini e associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali locali e di pianificazione; attuazione e supervisione della transizione – attraverso tavoli di confronto con gli enti di prossimità e di dibattito pubblico; trasparenza – le istituzioni si impegnano a pubblicare rapporti periodici sui progressi fatti nella riduzione delle emissioni e nella risoluzione delle criticità ambientali locali.

A integrare quest’ordine del giorno e arricchire il “pacchetto futuro”, ho presentato tre mozioni specifiche su altrettanti importanti temi ambientali.

La prima riguarda la sensibilizzazione e il conseguente incentivo all’uso dei pannolini lavabili al posto di quelli usa e getta, di comprovato impatto inquinante dalla fase di produzione alla conversione in rifiuto non riciclabile.

La seconda riguarda il randagismo, fenomeno in costante aumento negli ultimi anni e che produce disagi e pericolo sia per il traffico che per le persone. Nello specifico ritengo che vadano riviste le norme comunali per la prevenzione e i meccanismi di assegnazione, in particolar modo allargando la platea degli assegnatari dei cani randagi alla società civile, ovvero ai cittadini maggiorenni e alle associazioni animaliste-ambientali.

La terza ha ancora al centro gli animali, con un occhio di riguardo stavolta al loro benessere. Nello specifico sono partito dalla constatazione che l’uso di petardi e botti si è dimostrato nocivo e non di rado letale per gli animali domestici, e che i maltrattamenti sugli animali sono in numero crescente (sia in casa che in luoghi di lavoro, allevamenti, circhi ecc.). È opportuno pertanto, per una comunità che si definisca civile, vietare l’utilizzo di qualunque artificio pirotecnico e regolamentare il benessere della vita degli animali su tutto il territorio comunale.

Porre la questione dell’emergenza climatica e ambientale significa ad ogni livello mettere in discussione gli attuali sistemi di produzione e sviluppo, significa scomporre il rapporto tra capitale e lavoro e riconfigurarlo sotto paradigmi nuovi, significa riequilibrare i diritti sociali e civili a discapito del valore di mercato, riscrivere un nuovo patto intergenerazionale.
La potenza espressiva del volto di Greta mentre accusa i potenti della terra di aver negato a lei e alla sua generazione un futuro sereno e vivibile, è un manifesto di una potenza mediatica e comunicativa inaudita. È compito delle donne e degli uomini di questo tempo, che intendono costruire un Mondo nuovo dove non ci sia lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sull’ambiente, saper declinare quella forza in una lotta che porti ad atti concreti e risolutivi. “Molte altre lotte sono legittime. Ma se quella contro i cambiamenti climatici verrà persa, nessun’altra potrà essere condotta (Appello pubblico di scienziati e uomini di cultura – Le Monde, agosto 2018)”, in fondo, come reciterà domani lo striscione di apertura del corteo di Roma, “IL NOSTRO FUTURO CONTA PIÙ DEI VOSTRI PROFITTI”.