Il Premier Giuseppe Conte a Isernia, Il messaggio del sindaco d’Apollonio

13 Ottobre 2019 0 Di

(PressMoliLaz) Isernia, 13 ott. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, professor Giuseppe Conte, è stato  lo scorso venerdì (11.10.19) a Isernia per un incontro con gli studenti degli istituti superiori, che lo hanno atteso in quasi settecento nella sala-teatro dell’auditorium Unità d’Italia. Ad accogliere il Premier c’erano tutte le massime Autorità civili, militari e religiose della città e della provincia.
L’intera organizzazione è stata coordinata dall’Ufficio del Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Prefettura di Isernia.
Quando il Presidente è arrivato all’Auditorium, è stato accolto in un clima di vero entusiasmo dagli studenti, che gli hanno poi rivolto alcune domande su argomenti di grande attualità, a cui Conte ha compiutamente risposto con il garbato stile comunicativo che gli è proprio.
In occasione della visita, il sindaco Giacomo d’Apollonio, a nome della Città di sernia, ha rivolto al Premier un messaggio di saluto, che viene riportato integralmente qui di seguito.

11 OTTOBRE 2019 – Buongiorno. Sono estremamente felice di porgere, quale sindaco della Città di Isernia, il più cordiale benvenuto al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, professor Giuseppe Conte, che onora la nostra città e l’intera regione con la Sua presenza. Saluto e ringrazio per essere qui anche il Signor Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, saluto anche le Autorità presenti e tutti gli altri intervenuti, ad iniziare dai tantissimi studenti, i loro docenti e i dirigenti scolastici.
Signor Presidente, la sua odierna visita è la prima nella nostra città ed è per noi motivo di grande soddisfazione ma è la terza, in poco tempo, in Molise dopo quelle dello scorso 11 febbraio e del 15 aprile a Campobasso. Tale costante vicinanza e attenzione al nostro territorio è estremamente significativa e gratificante.
In sala, Signor Presidente, ci sono centinaia di studenti. Sono la nuova generazione, il prossimo futuro di questa terra e del nostro Paese; e sono qui per ascoltarla con grande attenzione. Sono certo che i nostri ragazzi La ringraziano per aver deciso di incontrarli, ciò dimostra la Sua particolare sensibilità, Signor Presidente, verso l’universo studentesco e il mondo giovanile; sensibilità che, d’altra parte, Le è consona quale autorevole docente universitario.
Ma Lei sta dimostrando, specie a noi amministratori di questa regione anche molto di più, mantenendo fede, in tempi rapidi, agli impegni rispetto ai quali ci si è confrontati precedentemente, sia negli incontri preliminari qui in Molise, sia nelle riunioni del Tavolo istituzionale convocato a Palazzo Chigi per l’analisi dei progetti del CIS Molise.
Il Contratto Istituzionale di Sviluppo – che nel pomeriggio, a Campobasso, firmeremo – include, fra i molti progetti finanziati, proprio il completamento della struttura dove ora siamo: l’Auditorium Unità d’Italia, costruito con risorse destinate a finanziare grandi opere progettate in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità nazionale. Purtroppo, com’è noto, l’unica parte ultimata di questo imponente edificio è proprio la sala-teatro dove ci troviamo. Il resto della struttura è da terminare, e certamente le risorse del CIS Molise contribuiranno in maniera risolutiva agli interventi di completamento, indubbiamente strategici per lo sviluppo economico e socio-culturale del territorio. Isernia gliene è sinceramente grata.
Questa Città ha bisogno di stabile attenzione e di continuo sostegno poiché, per l’insufficienza di infrastrutture e la carenza d’un adeguato tessuto di attività produttive, soffre un generale isolamento e continua a subire un preoccupante impoverimento. Isernia necessita di soluzioni mirate a scongiurare i pericoli di ulteriore recessione economica, profondendo ogni impegno per contrastare la povertà, l’inefficienza e la disuguaglianza.
Nello specifico, speriamo in una ripresa dell’occupazione, in nuovi investimenti sul tessuto economico del territorio, in interventi adeguati a difesa della sanità pubblica, settore primario che sta attraversando nella nostra regione una fase difficile e preoccupante ed infine in un potenziamento dell’università, quanto mai necessario affinché le nuove generazioni – i giovani che vediamo in sala – possano studiare e laurearsi qui, dove hanno le proprie radici e non siano costretti a trasferirsi altrove, affrontando unitamente alle proprie famiglie sacrifici personali ed economici ed arginando, peraltro, nel contempo, un ulteriore spopolamento di questa terra.
Non mi dilungo oltre, Signor Presidente, concludo il mio intervento e mi congedo ringraziandola, ancora una volta, per essere stato qui, oggi, in mezzo a noi, concedendoci una opportunità indimenticabile.