Isernia calcio, il Comune intima 30 mila euro e nel frattempo chiude i cancelli dello stadio per gli allenamenti Una vicenda attuale dal sapore desolante

21 Ottobre 2019 0 Di

(PressMoliLaz.) Isernia 21 Ott.    Pochi minuti fa calciatori e  staff dirigenziale dell’Isernia Fc ha trovato completamente sbarrati gli accessi dello stadio Lancellotta dove si è recato ritualmente per iniziare gli allenamenti della settimana… Fatto questo davvero  spiacevole che certamente non giova al calcio pentro ma  di sicuro penalizza e butta lo sport e l’immagine  della città  ancora più giù di com’è…  Ma tant’è, auspicando che il Sindaco d’Apollonio dipani la situazione.

La Società   tramite i social ha divulgato il seguente comunicato: “Oggi, lunedì 21 ottobre, il Comune di Isernia ha chiuso i cancelli impedendoci di entrare negli spogliatoi dello stadio “Lancellotta” per svolgere l’allenamento. È l’epilogo di una situazione che si trascina ormai da qualche settimana e che in tutti i modi abbiamo cercato di risolvere.

Purtroppo senza essere ascoltati.

La nostra colpa?

Aver ribadito più volte che gli oltre 30.000 euro di debiti pregressi della società, derivanti dal mancato versamento dell’affitto della struttura da parte della precedente gestione, non potevano essere messi a carico nostro.

Quando abbiamo scelto di non far morire il calcio a Isernia, assumendoci la responsabilità di rilevare la società dell’Isernia, abbiamo avuto numerose rassicurazioni sul sostegno dell’Amministrazione al nostro progetto. Sostegno che – chiariamo – significava secondo noi semplicemente agire secondo la legge. Cioè: noi sosteniamo le spese di cui siamo direttamente responsabili, non quelle di qualcun altro.

Risultato: i nostri giocatori oggi sono stati lasciati fuori.

Una lettera che abbiamo inviato la settimana scorsa al Sindaco e alla struttura dirigenziale del Comune è rimasta senza risposta. Ovviamente la renderemo pubblica, per permettere a tutti di capire chi sono i responsabili di questa situazione.

In quella lettera avevano posto alcune semplici domande, queste:

1) Come mai, negli anni passati, il Comune di Isernia ha lasciato accumulare un credito così elevato senza attivare le procedure utili e necessarie per ottenere l’incasso, senza aver mai intimato la cessazione delle attività ai precedenti concessionari?

2) Come mai negli anni scorsi la situazione è stata sottaciuta e quindi di fatto cristallizzata nei bilanci del Comune?

3) Come mai oggi, alla luce di tutti i bei discorsi sullo sport, sul sostegno dell’attuale compagine sociale da parte di tutti, politici, amministrazione, tecnici, si decide di attivare ciò che in precedenza è passato come un diritto di altri?

A queste domande non abbiamo avuto risposte, se non un cancello chiuso davanti ai nostri occhi.”