Campobasso,non passa in Consiglio Comunale la mozione del centro destra sulla Sanità

21 Dicembre 2019 0 Di

(PressMoliLaz) Campobasso, 21 dic. È stata discussa a Palazzo San Giorgio la mozione presentata dai consiglieri del centro destra Pascale, Colagiovanni, Tramontano, Annuario, Sabusco, Esposito e Fasolino in merito alla proposta di nomina, come nuovo commissario ad Acta per il Piano di Rientro Sanitario per il Molise, del Presidente della Regione.

A conclusione di un ampio dibattito stimolato dagli interventi dei consiglieri comunali espressione delle diverse componenti politiche presenti in Consiglio, la mozione non è passata, infatti, 18 sono stati alla fine i voti contrari e 5 quelli a favore.

A motivare la decisione della maggioranza di non votare a favore della mozione è stato lo stesso sindaco Roberto Gravina che ha dichiarato:

“Ho ascoltato in occasione di questa discussione odierna, stimolata dalla mozione dei consiglieri del centro destra, una serie di interventi molto concreti da parte di tutti i rappresentanti del Consiglio Comunale, con delle riflessioni che hanno avuto come denominatore comune la volontà, di ognuna delle parti in campo in quest’aula consiliare, di giungere ad iniziative prive di ipocrisia. Tuttavia, – ha specificato il sindaco Gravina – il voto contrario a questa mozione nasce soprattutto dalle novità rilevanti che già in questi giorni ci sono state e che riguardano la firma tra Governo e Regioni per il nuovo Patto per la Salute 2019-21, con tutto quello che ne deriva e che soprattutto ne deriverà nel prossimo futuro. Viene confermato con questo Patto la volontà di aggiornare il Decreto Balduzzi in base alle carenze specifiche dei territori più in difficoltà.
Del resto, va sottolineato, che già le scorse versioni del Patto hanno comunque permesso operazioni meritevoli compiute fra l’altro dall’amministrazione regionale in carica come quella dell’apertura del nuovo reparto di Neurologia e Stroke Unit dell’Ospedale “Cardarelli” di Campobasso. Questo per dire che non si è parlato, come il consigliere Pascale ha giustamente chiarito, di una discussione sulle competenze o capacità di assumere un ruolo da Commissario da parte del Presidente Toma, persona qualificata professionalmente, ma si è trattato di un momento di riflessione molto più ampio su quanto dovremo aspettarci dall’attuazione del nuovo Patto per la Salute.”