Captazione acque liscione per la Puglia. A Foggia via libera dal tavolo tecnico. Fanelli: “Toma mette a rischio l'approvvigionamento idrico. Fermiamoci e facciamo una buona programmazione”
12 Giugno 2020(PressMoliLaz) Campobasso, 12 giu. Una decisione gravissima – seppur non ancora definitiva – quella che si sta conclamando nel colpevole silenzio della Regione Molise e che nella giornata di ieri ha visto un ulteriore semaforo verde in riferimento alla captazione delle acque del Liscione in favore della Regione Puglia.
A Foggia, infatti, si è concluso il confronto tecnico, che ha visto completamente estromessa la parte politica, unica competente a decidere. E lascia sgomenti l’assoluto silenzio istituzionale della Regione Molise, alla luce delle gravi conseguenze che l’accordo raggiunto potrebbe avere ai danni della popolazione molisana, se vi fosse dato seguito.
La comunicazione ufficiale della sugli esiti del tavolo è stata, infatti, data solo dalla Regione Puglia (http://www.bonificacapitanata.it/11-06-2020-tavolo-tecnico-interregionale-per-le-risorse-idriche-del-10-06-2020/), mentre in Molise abbiamo dovuto apprendere della convocazione e del resoconto della riunione dalla stampa e non dai canali istituzionali (prima dal Quotidiano del Molise e Gazzetta del Mezzogiorno e poi dal quotidiano nazionale il Mattino, che oggi pubblica ben due pagine sull’accordo tecnico che si è concluso).
Mentre in Molise, ancora si aspettano comunicazioni e risposte ufficiali alla mozione che ho presentato, in urgenza, con altri 5 colleghi, il giorno prima dell’incontro a Foggia.
Chi ha dato mandato alla struttura della Regione Molise di dare il via libera tecnico al progetto? Chi ha partecipato era legittimato anche formalmente?
Perché il Consiglio regionale non è mai stato interessato, pur trattandosi di un atto di programmazione?
Perché Molise Acque, ufficio tecnico competente nella gestione idrica, non era presente?
E come è possibile che si proceda a nuovi accordi, quando i precedenti non sono mai stati rispettati con enormi danni per il Molise, sia in termini di ‘ristoro finanziario che in termini di opere di compensazione’? Veramente in via Genova pensano che il Basso Molise abbia una sovrabbondanza di acqua? Oltre il danno, si rischia la beffa e, soprattutto, la sete! FERMIAMOCI!
E allora, per l’ennesima volta, ribadiamo quello che abbiamo espresso nella mozione: prima di fare qualsiasi altro passo verso la stipula dell’accordo finale tra le due regioni, il Presidente Toma deve venire in aula a riferire e chiarire la posizione della Regione Molise.
Soprattutto, deve prima garantire il nostro totale soddisfacimento del fabbisogno idrico, quindi ottenere la promessa e mai concessa equa compensazione da parte della Puglia dopo gli accordi del 1979, poi interessare, come imposto dalla legge, il Consiglio regionale della programmazione idrica.
Perché una questione tanto importante, non si può decidere sulla testa dei molisani nelle segrete stanze di via Genova.