Riunire istituzioni, imprese e università per fare sistema. Iniziativa del presidente Pompeo

17 Luglio 2021 0 Di

(PressMoliLaz) Frosinone, 17 lug 21 Il primo appuntamento della neonata associazione ‘Volume’, lanciata qualche settimana fa dal suo ideatore, il presidente della Provincia, Antonio Pompeo, ha registrato uno straordinario successo di presenze ma soprattutto un enorme consenso per i contenuti trattati: l’occasione strategica del Pnrr per il territorio della provincia di Frosinone e le sue ricadute sullo sviluppo economico, sociale e occupazionale della Ciociaria.
Nella meravigliosa location del parco termale di Terme Pompeo a Ferentino, in un’area verde che ha ospitato oltre trecento tra amministratori, imprenditori, rappresentanti del mondo dell’associazionismo, del sindacato e della società civile nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, a parlare delle risorse legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e delle ricadute sul territorio ciociaro sono stati, insieme al presidente della Provincia di Frosinone e di Upi Lazio, Antonio Pompeo, il vicepresidente di Confindustria con delega al Lavoro e alle Relazioni Industriali, Maurizio Stirpe; Gianfranco Battisti, già ad di Ferrovie Italiane Spa e attualmente Infrastructure and Mobility Manager, oltre che componente del Cda della Luiss ‘Guido Carli’ e il rettore dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Giovanni Betta.
A moderare il dibattito, che ha toccato molti temi connessi alle opportunità del Pnrr, la già consigliera regionale e Public Affairs Daniela Bianchi.

“Sono orgoglioso e onorato – ha esordito il presidente Antonio Pompeo, davanti a una platea delle grandi occasioni, a dimostrazione del grande interesse suscitato dall’evento – di vedere questa straordinaria partecipazione al primo appuntamento di ‘Volume’. Come ho già avuto modo di spiegare, questa associazione nasce con l’obiettivo di riunire tutti coloro che vogliono dare un contributo alla crescita e allo sviluppo del nostro territorio. Ora c’è bisogno di progettualità, di condivisione e di collaborazione per presentare progetti spendibili, validi per il nostro territorio e degni di poter ricevere i finanziamenti del Pnrr. Ma questi progetti non possono non passare per una concertazione tra gli stakeholders: amministratori, imprenditori, associazioni, enti per le infrastrutture e università devono lavorare insieme per vincere questa grande sfida. In tutto questo la Provincia di Frosinone vuole giocare un ruolo di collante tra i Comuni, nella consapevolezza del momento difficile che stiamo attraversando e in quell’ottica di ‘Casa dei Comuni’ che da sempre ho in mente per questo Ente”.
Ma fa di più Antonio Pompeo. Snocciola i numeri, sottolinea le percentuali, elenca i riferimenti normativi, parla delle tante forme di turismo di cui è portatore sano e attivo il nostro territorio. Rivendica la grande vittoria di Upi per l’approvazione dell’emendamento Pella che inserisce nella cabina di regia del Pnrr anche Province e Comuni. La sua, di Provincia, il passo lo ha già cambiato: non solo è stata indicata come modello italiano vincente per la Stazione Unica Appaltante e per i numeri che è stata in grado di fornire negli ultimi tempi. Ma addirittura è la seconda Provincia sul territorio nazionale, dopo quella di Monza-Brianza e l’unica del centro-sud Italia a lanciare la S.U.A.C.C. (Stazione Unica Appaltante Concorsi Ciociaria).
“Siamo tutti consapevoli – ha continuato Pompeo – che per poter mettere in campo progetti credibili in grado di attirare le risorse del Pnrr serve materiale umano e poterlo reperire attraverso una procedura trasparente, veloce e con notevole risparmio di costi e tempi, messa a disposizione dalla Provincia per i Comune, rende le nostre Amministrazioni più efficienti e rispondenti ai bisogni del territorio. È questo quello che vogliamo e dobbiamo fare: assurgere ad ente aggregatore e ‘facilitatore’ del grande lavoro che gli amministratori affrontano ogni giorno per dare risposte ai cittadini. Perché vedete – ha concluso il presidente della Provincia – sono loro i destinatari finali di tutto l’impegno che noi istituzioni abbiamo il dovere di mettere in campo nel nostro ruolo e con le nostre capacità. Soltanto così faremo davvero il bene del territorio e consentiremo a questa provincia di crescere e cogliere opportunità irripetibili come questa del Pnrr”.
Della grande missione legata allo sviluppo delle infrastrutture ha parlato, poi, Gianfranco Battisti, già ad di Ferrovie Italiane: “è una delle missioni più importante del Pnrr insieme a quella della digitalizzazione. Cambierà di fatto il Paese ma cambierà soprattutto la vita dei cittadini di Frosinone e di questo territorio. Noi abbiamo già lavorato e messo nell’atto di indirizzo della Regione Lazio la fermata dell’alta velocità che stravolgerà vita e abitudini a mezzo milioni di abitanti della provincia; la connetterà a grandi network ferroviari internazionali. L’alta velocità non servirà soltanto per il trasporto dei pendolari ma anche per i grandi collegamenti che vanno verso il Sud (Bari e Napoli) ma anche verso il Nord e tutta l’area europea. Il grande obiettivo del Pnrr – ha sottolineato ancora Battisti – è quello di un riequilibrio modale: oggi sono ancora in troppi a utilizzare l’auto per viaggiare e c’è bisogno della famosa ‘cura del ferro’, che va anche incontro all’esigenza della transizione ecologica e a un modello di spostamento più sostenibile. È questo non è banale”.

“L’evento di ‘Volume’ – ha invece evidenziato il rettore Giovanni Betta – è un’occasione importante di confronto perché ha messo intorno a un tavolo istituzioni, imprese, università che ragionano insieme su come cogliere al meglio l’occasione del Pnrr. L’unico modo è quello di mettere a sistema i diversi interlocutori possibili. Proprio in questi giorni assistiamo a una serie di segnali che vanno nella direzione che da sempre auspicavo, cioè dell’abbattimento di barriere: con l’accordo quadro tra Unindustria e le sette università del Lazio abbattiamo le barriere tra imprese e università, tra università e università e facciamo sistema per la crescita di un’intera regione. Un altro passo è quello per l’istituzione del Consorzio Unico regionale: anche qui fusione, collaborazione e abbattimento di barriere. Credo – ha concluso Betta – sia l’unico modo per rispondere a questa sollecitazione europea e internazionale in maniera credibile”.

Sulle riforme, sul tema del lavoro e dell’occupazione, sull’importanza della squadra (non a caso lui di squadra ne capisce abbastanza) si è incentrato l’intervento del vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe, che ha iniziato da un aspetto su tutti: quello dell’execution, “cioè – ha spiegato – sulla possibilità di scaricare a terra le potenzialità del Pnrr perché, sotto questo punto di vista, il nostro Paese parte con un grande deficit che è quello di dover fare 48 riforme che non è stato in grado di mettere in campo in cinquant’anni di Governo. È come uno studente che viene rimandato in 9 materie e in un mese deve impararle tutte per fare l’esame e superare l’anno scolastico: praticamente impensabile. La riforma della Pubblica Amministrazione, la riforma fiscale, la riforma della giustizia e, non ultima, quella degli ammortizzatori sociali: dobbiamo vincere la grande sfida che non siamo stati in grado di portare a meta negli ultimi trent’anni e cioè superare le cinque macro disuguaglianze del nostro Paese. Vale a dire quelle del sapere, delle competenze, dei territori, di genere e di generazioni. Ritengo che Amministrazione provinciale, Consorzio Industriale del Lazio e Camera di Commercio unica del Lazio Meridionale siano i tre poli dai quali partire per sviluppare e scaricare a terra i progetti necessari per cogliere le risorse del Pnrr. E mi concentrerei sul risanamento della Valle del Sacco, la manutenzione dell’apparato industriale della provincia, il completamento delle infrastrutture trasversali, la sistemazione delle aree industriali e, poi, naturalmente progetti tarati sul turismo.Quanto al lavoro e all’occupazione – ha chiosato – l’azione più urgente è sicuramente quella della riforma sugli ammortizzatori sociali”.