Crisi del Latte, Cavaliere scrive a Patuanelli: aiuti veri o sarà il disastro Lettera dell'assessore regionale di Forza Italia al ministro delle Politiche agricole: in Molise il settore zootecnico rischia di scomparire se non si interviene in tempi rapidi

27 Febbraio 2022 0 Di
(PressMoliLaz) Campobasso, 27 feb 22 Riceviamo e pubblichiamo: “Gentile Ministro, Le scrivo per renderla partecipe di una problematica seria, che non esagero a definire purtroppo drammatica e che sta mettendo a rischio la sopravvivenza stessa dei territori e delle aree interne. Mi riferisco alla crisi che sta vivendo la filiera del latte a causa dello sconsiderato aumento delle materie prime, che in una terra come il Molise, caratterizzata da produzioni di qualità e di nicchia, assume connotati davvero preoccupanti”.
È quanto si legge in una lettera che l’assessore regionale Nicola Cavaliere ha inviato al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli.
“È un problema – spiega Cavaliere – che va oltre le mere questioni economiche, in ballo c’è la tenuta sociale dell’intero sistema. Senza dimenticare ovviamente la necessità di tutelare la genuinità del latte locale e quindi il dovere morale e materiale di proteggere i consumatori, soprattutto quelli di nuova generazione, che in un mondo iper industrializzato chiedono e pretendono sempre più sicurezza, trasparenza e qualità”.
“Come Regione – scrive – abbiamo fatto il possibile, nei limiti delle nostre prerogative, sfruttando al massimo i fondi del PSR a disposizione e istituendo in piena emergenza Covid anche bandi ad hoc. Per la prossima programmazione abbiamo previsto, insieme a Lei e perché particolarmente sensibili al destino del settore, un considerevole aumento dei fondi a sostegno della zootecnia, ma è assolutamente necessario ora tamponare l’attuale emergenza prima che si trasformi in un vero e proprio disastro”.
“Lo Stato – prosegue l’esponente di Forza Italia – adesso deve avere il coraggio di compiere scelte coraggiose, oserei dire epocali. Si parla tanto di transizione ecologica e difesa dell’ambiente, della biodiversità e dei paesaggi, ma ciò non ha senso se non si sostiene il lavoro degli allevatori, ovvero i primi custodi sul territorio di un tale inestimabile patrimonio. Non si esagera se si afferma che, in assenza di efficaci e urgenti contromisure, il settore zootecnico rischia di scomparire perché il costo sostenuto dalle aziende è lievitato in modo vertiginoso con incrementi non sopportabili”.
Secondo l’assessore, servono subito aiuti veri: “Le imprese zootecniche hanno innanzitutto bisogno di liquidità immediata, da soddisfare con gli strumenti del credito oppure attraverso il reperimento di nuove risorse, necessarie a consentire alle imprese di superare il momento critico e sopravvivere in vista della prossima programmazione europea e soprattutto di un riequilibrio dei mercati”.
“Tutto ciò è possibile – conclude Nicola Cavaliere – nel pieno rispetto delle normative nazionali e comunitarie, non si chiedono strappi alle regole ma piuttosto la loro piena applicazione e la stessa attenzione e cura che è stata messa in campo in questi anni per salvare tantissime aziende del comparto industriale”.