PRC: La provincia di Viterbo fa acqua da tutte le parti

2 Giugno 2022 0 Di

(PressMoliLaz) Viterbo 02 giu 22 Riceviamo e pubblichiamo: “Eccolo il Presidente della Provincia di Viterbo Romoli, espressione di un accordo PD/ Forza Italia  (non eletto dai cittadini stante la riforma elettorale sulle provinciali), che mette finalmente in chiaro quali sono le intenzioni di chi governa Provincia e Regione sull’acqua pubblica. Talete, la società che gestisce l’acqua nel Viterbese deve cedere il 40% ai privati, pena la bancarotta afferma Romoli. Talete come ACEA e simili nel Lazio sono società per azioni, obbedienti quindi ai meccanismi delle società private. Talete ha funzionato come un carrozzone, con decine di dipendenti assunti per pure ragioni clientelari, senza una cura per le dispersioni, che hanno superato ormai il 40% (a proposito di sprechi). Ma l’acqua è sempre più un affare, una merce sempre più preziosa, perché gli affari, in questo paese più che in altri, non tengono fuori nulla e non rispettano neanche i bisogni fondamentali. E la Regione? L’Ente superiore per competenze sull’acqua continua a tenere nel cassetto la legge regionale n. 5/2014, che in obbedienza al referendum del 2011 considera l’acqua come “bene comune naturale e un diritto umano universale” e costituisce ATO gestiti in forma pubblica, legati ai bacini idrografici esistenti.

Rifondazione Comunista denuncia l’ennesimo attacco agli interessi popolari e la connivenza della Regione Lazio, che non dando seguito alla legge regionale n. 5/2014, favorisce la privatizzazione e la mercificazione di un bene primario per l’umanità”.

Così in una nota dichiarano Loredana Fraleone e Roberta Leoni, rispettivamente Segretaria Lazio e Segretaria Federazione di Viterbo del Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea.”