Il PRC indirizza una lettera al presidente Mattarella riguardo la Parata militare del 2 giugno

3 Giugno 2022 0 Di

(PressMoliLaz) Roma, 03 giu 22 Riceviamo e pubblichiamo: “Gentile Presidente,

oggi, 2 giugno, per l’ennesima volta a Roma si festeggerà la nascita della Repubblica con un incomprensibile parata militare che, non solo mette in secondo piano le virtù della nostra Repubblica ma, come tutte le parate militari, mette in mostra con voluttà, una pornografia guerresca che sollecita e inculca nei giovani aspirazioni pugnaci ed esaltazione bellica.

La mortificazione della festa della Repubblica attraverso la sua sostanziale riduzione alla parata bellica dei Fori Imperiali è, nello stesso tempo anche la mortificazione, lo svilimento della Costituzione e la mistificazione della volontà dei Padri e delle Madri costituenti che l’approvarono.

Molti sono gli articoli che trattano della Repubblica, ma quello inerente la guerra è di una nettezza limpida: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Solo la devastazione della rappresentanza popolare in Parlamento, operata attraverso leggi elettorali incostituzionali, ha consentito che il Parlamento ed il Governo, novelli sofisti, interpretassero quelle parole come possibilità dell’Italia di inviare uomini e mezzi nei paesi vicino al teatro di guerra e armi in Ucraina a soggetti democraticamente dubbi; mentre il compito del Governo e del Parlamento sarebbe stato quello di aiutare la costruzione della pace con continue azioni diplomatiche.

La rivista militare dei Fori Imperiali, signor Presidente, è uno spettacolo indecente non solo perché nello stesso momento uomini, donne, bambini, civili e militari, armenti e campi coltivati, città e industrie, vivono nuovamente distruzioni e devastazioni che le generazioni uscite dalla seconda guerra mondiale si erano ripromessi di non consentire mai più che accadessero. La parata è uno spettacolo indecente per lo spreco di risorse economiche che comporta, mentre si chiede alla classe lavoratrice di accontentarsi di stipendi sempre più magri e mangiati dall’inflazione; nello stesso tempo molti uomini e donne nella nostra Repubblica non sempre riescono a mettere insieme il pranzo con la cena, non riescono ad avere una casa, un lavoro, un reddito che gli consenta di vivere dignitosamente e dare il proprio contributo allo sviluppo del Paese.

Per tutti questi motivi, signor Presidente, le chiediamo di disertare la sfilata di morte dei Fori Imperiali e di impegnarsi per la sua abrogazione nei prossimi anni affinché non sia svolta “Mai Più”.

Oggi, 2 giugno, signor Presidente, saremo lieti di accoglierla nel nostro presidio antimilitarista e contro la guerra di Largo di Torre Argentina, vi troverà lavoratrici e lavoratori, pubblici e privati, in gran parte precari, studenti, pensionati, disoccupati, percettori di RDC .Uomini e donne, che sono il sale di questa nostra Repubblica fondata sul lavoro e contro la guerra, che vivono e soffrono direttamente le conseguenze di una guerra in cui il Governo Draghi ci ha reso cobelligeranti e gli Stati Uniti, con le loro azioni, si stanno apprestando ad alimentare, infuocando l’intera Europa.

Noi non ci stiamo, la lotta alla guerra non si fa con le armi, ma con le trattative, la diplomazia, la costruzione di una sicurezza multilaterale. Perché noi sappiamo che: “ se vuoi la Pace, devi preparare la pace”.