La UIL Molise a Roma con gli operatori della sanità

29 Ottobre 2022 0 Di

(PressMoliLaz) 29 ott 22 Si terrà a Roma, il prossimo 29 ottobre, una giornata di Mobilitazione nazionale promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Nursind, di tutte le lavoratrici e lavoratori che operano in sanità, nel pubblico, nel privato e nel terzo settore, per rivendicare interventi urgenti per garantire maggiori risorse per il fondo sanitario nazionale, lotta alle esternalizzazioni, superamento dei limiti di tetti di spesa per il personale, assunzioni e stabilizzazioni, adeguate risorse contrattuali, spazi per la contrattazione decentrata e la valorizzazione del personale, misure per l’integrazione fra pubblico e privato e fra sanitario e sociale.

“Anche il Molise sarà presente con una corposa delegazione di addetti e pensionati, afferma la Segretaria della UIL Molise, Tecla Boccardo, per rivendicare in piazza quei diritti sempre più negati alla categoria che è diventata, in poche settimane, da quella degli eroi a quella dei dimenticati!”

 

“Caso vuole, prosegue la sindacalista, che nello stesso giorno cada la giornata mondiale contro l’ictus cerebrale, che nel nostro Paese, rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. In Italia, le persone che hanno avuto un ictus e sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi circa 1 milione, ma il fenomeno è in crescita, sia perché si registra un invecchiamento progressivo della popolazione, sia per il miglioramento delle terapie attualmente disponibili. E molto dipende dalla gestione degli interventi in emergenza e nella gestione delle patologie tempo dipendenti come questa.

 

In Molise, purtroppo, si va in senso contrario a quanto la scienza raccomanda indebolendo quella rete e quell’assistenza che scongiurerebbe invalidità o purtroppo in alcuni casi decessi.

Speriamo che questo POS non veda la luce, così come concepito, perché anche su questo tema fa acqua.

Intanto, conclude Boccardo, domenica diamo la giusta visibilità alle nostre operatrici e ai nostri operatori della sanità che meritano tutt’altro trattamento di questo che gli si sta riservando.”