“Un autentico tsunami sulla sanità pubblica molisana !” E’ il grido di allarmati cittadini dell’isernino preoccupati per il futuro del Veneziale del capoluogo dopo contrazioni e soppressioni di servizi e prestazioni al SS Rosario di Venafro ed al Caracciolo di Agnone

17 Novembre 2022 0 Di

(PressMoliLaz) Isernia, 17 nov 22  Siamo ormai ad una sorta di “muro del pianto” generalizzato ed in quanto tale decisamente preoccupante in prospettiva futura, ossia in materia di prevenzione e tutela della salute di tutti !

Nulla a che vedere però con fede e sentimenti religiosi, bensì con quanto di preoccupante in materia di servizi e tutela della salute di ciascuno continua ad accadere all’ospedale Veneziale di Isernia, all’indomani di contrazioni e soppressioni di servizi e trasferimenti di personale già purtroppo verificatisi tanto al SS Rosario di Venafro che al Caracciolo di Agnone, nosocomi -gli ultimi due citati- ridotti purtroppo a ben poca cosa in quanto ad  assistenza medico/scientifica all’utenza, costretta giocoforza  per cure ed assistenza a “bussare” altrove, con tutte le implicazioni negative del caso. In effetti ecco quanto asserisce, a ragione allarmato e preoccupato, il pensionato isernino Gianni Perna per gli accadimenti ultimi al Veneziale della propria città : ”Un autentico tsunami -attacca l’uomo- continua ad abbattersi sull’ospedale provinciale Veneziale di Isernia tra contrazioni, soppressioni e trasferimenti di personale !  Non bastasse la pandemia che continua ad aggravare le difficoltà, soprattutto delle persone più fragili !”.

Quindi l’appello del pensionato agli stessi sanitari del Veneziale : “Vi prego, aiutatemi a fare qualcosa per difendere il nostro ospedale. Il sottoscritto e tant’altri contiamo solo su di voi ! Le preoccupazioni per la salute sono generalizzate e continue! Cosa ci tocca per il futuro in materia di prevenzione, assistenza e cure ?”. Situazione precaria e generalizzata quindi per gli ospedali della seconda provincia molisana, il cui territorio continua ad essere impoverito delle necessarie tutele della salute popolare, aspetto questo che allarma e non poco le collettività residenti le quali si sentono esposte a pericoli consistenti, venendo meno a monte i giusti e necessari presupposti per la tutela della salute di ciascuno.”