Zampognari molisani verso altre città del Centro Italia più generose ed il Molise ne soffre
29 Dicembre 2022(PressMoliLaz) Campobasso, 29 dic 22 Un tempo, dalle nostre parti, non era Natale se non c’erano zampognari in giro per i Comuni piccoli e grandi della regione a portare ovunque “aria, costumi e suoni” della più schietta e genuina tradizione popolare, quella delle Mainardi. Erano nenie, melodie e canti dei due tipici strumenti della tradizione montanaro/contadina, zampogna e ciaramella appunto, che uomini adulti -forti di scuola … popolare, non certo di aule didattiche- avevano appreso da nonni e padri prima di portarli in giro per la gioia dei più piccoli che erano soliti ascoltare ed ammirare estasiati e per la soddisfazione dei grandi, rinfrancati dal prosieguo dell’antichissima tradizione zampognara.
Ebbene tutto questo, dall’ampio contenuto socio/umanitario, di colpo è scomparso addirittura ! Per questo Natale 2022 appena celebrato non un solo zampognaro o suonatore di ciaramella mainardico è stato visto o ascoltato suonare i due tipici strumenti della tradizione, impoverendo tantissimo il senso più genuino e naturale della ricorrenza.
E, si creda, un Natale senza zampogne e ciaramelle è risultata cosa nient’affatto bella ! Cosa è successo perché sia accaduto tanto ? Difficile dirlo senza tema di smentite, ma possiamo provare a supporre che i carissimi zampognari molisani -che comunque e per fortuna esistono !- abbiano stabilito di raggiungere piazze e città del centro Italia maggiormente prodighe e generose al fine di rientrare con più consistenti offerte popolari e finendo per portare ad altri i suoni e i canti tipici della migliore tradizione popolare molisana. Una scelta di vita -ammesso che tanto sia avvenuto- difficile da condividere dal punto di vista molisano, ma figlia dei tempi nuovi che si vivono. Ed allora Viva sempre i carissimi ed unici zampognari delle Mainardi molisane, con la speranza di tornare a riascoltarli, accoglierli ed averli di nuovo tra noi per il prossimo Natale 2023 !