Autismo, niente fondi, sospese le cure a oltre 15 famiglie del centro accreditato oltre le parole

12 Febbraio 2023 0 Di

(PressMoliLaz) Montesilvano (PE), 12 feb 23 In seguito alla comunicazione della Fondazione Oltre le Parole di un budget insufficiente per proseguire il percorso riabilitativo di oltre 15 famiglie e, in seguito a colloqui con il presidente della Fondazione, Victoriano Lemme, denunciamo una situazione sconcertante, a causa dell’interruzione delle terapie a partire da lunedì 13 febbraio p.v., provocando gravissimi danni ai bambini ed ai ragazzi, ma anche per le liste di attesa per la presa in carico, i cui tempi si allungano sempre di più fino a data da destinarsi.

Non possiamo più accettare tali carenze da parte della Asl di Pescara e dopo aver svolto un’azione di mediazione con la Regione Abruzzo e con la Fondazione Oltre le Parole porteremo avanti, con tutte le nostre forze e con i mezzi che abbiamo a disposizione, le istanze delle famiglie coinvolte e di quelle che non inizieranno prontamente le cure, nonostante abbiano avuto una diagnosi precoce di autismo. E’ evidente che la Asl di Pescara non ha elaborato un fabbisogno reale rispetto ai numeri delle persone con autismo presenti sul territorio, pertanto, chiediamo un incontro immediato e urgente con il direttore generale, Dott. Vincenzo Ciamponi, con il direttore del dipartimento Salute Mentale dell’ospedale di Pescara Dott. Renato Cerbo, alla presenza dell’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, i quali dovranno attraverso, Angsa Abruzzo, rispondere alle famiglie della grave situazione in atto.

Già nei mesi scorsi la Fondazione Oltre le Parole annunciava ai pazienti che non essendo andati a buon fine gli innumerevoli tentativi effettuati nei confronti della ASL di Pescara e dell’Assessorato alla Sanità di adeguare il budget per garantire la presa in carico era venuta meno ogni possibilità di continuare il percorso sanitario. Da quel momento le famiglie hanno convissuto con l’angoscia di vedersi interrompere le terapie da un momento all’altro, fino all’ultimatum di alcuni giorni fa quando convocati in riunione gli veniva anticipato che il centro di riabilitazione non aveva più le risorse ed era costretto a procedere dimettendo una quindicina di ragazzi di cui 13 del centro diurno .

ANGSA Abruzzo immediatamente si è schierata al fianco del comitato spontaneo delle famiglie cercando di portare avanti una complicata opera di mediazione tra Centro Oltre le Parole e Regione Abruzzo.

Proprio quando la situazione sembrava essersi sbloccata con lo stanziamento delle risorse non solo per garantire la prosecuzione delle terapie per gli utenti attuali, ma anche per dare accesso alle tante famiglie impantanate nelle famigerate liste d’attesa, inspiegabilmente il tavolo è saltato e la Fondazione ha in una lettera comunicato ieri sera le dimissioni.

Come Associazione noi continueremo a garantire il nostro supporto al fianco delle famiglie. Non solo la Costituzione riconosce la salute come diritto fondamentale dell’individuo nonché interesse della collettività (art. 32) ma con la l. 134/2015 l’autismo è stato inserito nei LEA (livelli essenziali di assistenza). Anche in ragione di ciò 𝙞𝙡 𝙎𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞𝙤 𝙎𝙖𝙣𝙞𝙩𝙖𝙧𝙞𝙤 𝙉𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙚 𝙙𝙚𝙫𝙚 𝙜𝙖𝙧𝙖𝙣𝙩𝙞𝙧𝙚 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙙𝙞𝙨𝙩𝙪𝙧𝙗𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙧𝙤 𝙖𝙪𝙩𝙞𝙨𝙩𝙞𝙘𝙤 𝙡𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙙𝙞𝙖𝙜𝙣𝙤𝙨𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙘𝙤𝙘𝙚, 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙪𝙧𝙖 𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙩𝙧𝙖𝙩𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙞𝙣𝙙𝙞𝙫𝙞𝙙𝙪𝙖𝙡𝙞𝙯𝙯𝙖𝙩𝙤, 𝙢𝙚𝙙𝙞𝙖𝙣𝙩𝙚 𝙡’𝙞𝙢𝙥𝙞𝙚𝙜𝙤 𝙙𝙞 𝙢𝙚𝙩𝙤𝙙𝙞 𝙚 𝙨𝙩𝙧𝙪𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙗𝙖𝙨𝙖𝙩𝙞 𝙨𝙪𝙡𝙡𝙚 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙖𝙫𝙖𝙣𝙯𝙖𝙩𝙚 𝙚𝙫𝙞𝙙𝙚𝙣𝙯𝙚 𝙨𝙘𝙞𝙚𝙣𝙩𝙞𝙛𝙞𝙘𝙝𝙚 (art. 60 d.p.c.m. 12 gennaio 2017). Abbiamo quindi allertato il nostro responsabile legale, Avv. Christian Bove, che depositerà ricorso d’urgenza dinanzi la Magistratura per l’immediato reintegro degli utenti e valuteremo anche se sussistono i presupposti per eventuali esposti per interruzione di pubblico servizio. La Corte Costituzionale si è pronunciata più volte nel senso che 𝙡𝙚 𝙚𝙨𝙞𝙜𝙚𝙣𝙯𝙚 𝙙𝙞 𝙗𝙞𝙡𝙖𝙣𝙘𝙞𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙣𝙙𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙧𝙚 𝙡’𝙚𝙧𝙤𝙜𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙞 servizi 𝙛𝙤𝙣𝙙𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙡𝙞 (tra le tante: sentenza n. 275 del 2016).