Nuovo capitolo sul presunto inquinamento della Piana di Venafro Ricorso al TAR Molise di alcuni proprietari dei terreni interessati, convinti che l’ordinanza di non coltivazione delle loro proprietà violi il Testo Unico sull’Ambiente

16 Febbraio 2023 2 Di

(PressMoliLaz) Pozzilli (IS), 16 feb 23 E’ stata impugnata dinanzi al TAR Molise tramite gli avv.ti Angelo Cutone e Michele Coromano l’ordinanza emanata mesi addietro dal Sindaco di Pozzilli, Passarelli, perchè non si coltivassero determinati terreni dell’ambito comunale risultati inquinati e si risalisse ai prodotti ricavati dagli stessi appezzamenti e commercializzati, ritirandoli dal mercato. L’impugnativa è di alcuni proprietari terrieri del Comune di Pozzilli, i quali sostengono che l’ordinanza sindacale violi il Testo Unico sull’Ambiente.

In effetti i predetti legali, a nome dei ricorrenti, sostengono che non sussista contaminazione dei terreni in questione tale da motivare i provvedimenti adottati e da inibire l’attività agricola e la commercializzazione dei prodotti della terra nella piana di Venafro. Dal che la richiesta di taluni proprietari terrieri al TAR Molise a che si annulli, sospendendolo, il provvedimento sindacale. Sulla delicata questione un parere dall’opinione popolare del Venafrano : ”Detto che è condivisile il ricorso dei proprietari terrieri alla luce del divieto di lavorare i terreni in questione e commercializzare i prodotti lì ricavati per presupposte contaminazioni allo stato inesistenti –è quanto si apprende da cittadini comuni- c’è da dire che il Sindaco di Pozzilli è andato oltre la relazione della Procura presso il Tribunale di Isernia, adottando ordinanza senza giustificato motivo in riferimento a valori di metalli vari che erano emersi dall’indagine della Procura che potessero giustificarne la contaminazione e legittimarne l’urgenza del provvedimento a salvaguardia della salute pubblica.

In effetti i i valori accertati per due metalli, l’arsenico (24 mg rivelato a fronte della soglia di contaminazione di 30 mg) ed il cadmio (valore accertato da 2 a 5,3 mg. a fronte della soglia di contaminazione stimata a 15 mg) risultano abbondantemente al di sotto della soglia di contaminazione. Da aggiungere inoltre che la relazione richiamata non parla di rischio per la salute, ma descrive solo i rilievi riportati dai consulenti tecnici. In effetti si è parlato di contaminazione senza tenere in alcuna considerazione le disposizioni del Testo Unico Ambientale perché un sito possa essere definito contaminato”. “Per tutta questa serie di ragioni -conclude convinto l’interlocutore- bene hanno fatto i proprietari terrieri interessati a ricorrere al TAR Molise, impugnando l’ordinanza sindacale del Comune di Pozzilli”.