Mazzaroppi e Risi: “Il rapporto tra comune e parrocchia è diventato tema di campagna elettorale, occorre fare chiarezza”

5 Maggio 2023 0 Di

 

 

 

di Redazione

(PressMoliLaz) Aquino (FR), 05 mag 23 Il rapporto tra amministrazione comunale e Parrocchia è diventato, non per volontà dell’amministrazione in carica, centrale in questa campagna elettorale. Per questo il primo cittadino di Aquino Libero Mazzaroppi ed il vicesindaco Carlo Risi, candidato a sindaco nella prossima tornata elettorale con la lista Aquino nel Cuore, hanno deciso, dopo mesi, di rompere il silenzio che stavano tenendo per rispetto istituzionale, e di spiegare nel dettaglio ai cittadini quali sono le motivazioni che hanno portato all’attuale situazione.

“Ci sembra ormai necessario e doveroso intervenire su  questa vicenda, che è diventata argomento di campagna elettorale da parte dei nostri avversari – hanno detto Mazzaroppi e Risi – Senza la volontà di innescare alcuna polemica, ma solo spinti dal bisogno di chiarezza, vi invitiamo a leggere con attenzione la lettera che vi alleghiamo ed i dati oggettivi che vi proponiamo”.

Uno su tutti: la mole di finanziamenti che sono stati corrisposti dal Comune alla Parrocchia in questi 10 anni di amministrazione, quasi 154mila euro, come potete vedere dallo schema allegato.

“Il tema dei rapporti istituzionali tra comune e parrocchia è oggetto di programma elettorale dei nostri avversari – ha commentato Risi – ritengo quindi sia giusto e opportuno che i cittadini abbiano a disposizione dei dati oggetti su cui riflettere  su cui formarsi liberamente una opinione”.

“Nei giorni scorsi  – ha spiegato il sindaco Mazzaroppi – nei nostri interventi pubblici avevano anticipato che avremmo trattato con molta attenzione i rapporti con le istituzioni. Ebbene, ci sono momenti nella vita di ognuno di noi in cui tacere diventa una colpa, invece dire la verità è un dovere morale, civile, un imperativo d’obbligo. Per questo sui rapporti che abbiamo con la nostra parrocchia riteniamo di dover fare una operazione di verità”.

Di seguito la lettera che Mazzaroppi e Risi hanno indirizzato alla cittadinanza.

“Care amiche ed amici di Aquino

 

nella campagna elettorale in corso più volte c’è stato richiesto di chiarire le ragioni dei rapporti con l’istituzione parrocchiale e, segnatamente, il perché da una fase iniziale – quasi sette anni – si è arrivati all’attuale situazione, ben nota a tutti gli aquinati, anche considerando la capillare e incessante azione divulgativa, giudicate voi se denigratoria, perpetrata verso di noi, in contesti privati, pubblici e, talvolta, perfino liturgici.

 

Riteniamo opportuno fornire chiarimenti al riguardo, non senza premettere che il paradosso di questa vicenda è che l’Amministrazione si trova a dover dar conto dei rapporti con un Ente, la Parrocchia, che, come nessun altro, nel corso di questi dieci anni, ha beneficiato – da parte della Amministrazione – di opere, sussidi di varia natura, di assistenza logistica, manutentiva ed operativa in occasione di vari eventi.

 

A conferma del fatto che eravamo e siamo profondamente convinti della necessità di un’azione sinergica tra Comune e Parrocchia, enti entrambi protesi – sia pure da ambiti diversi – a realizzare il bene della comunità

che amministrano.

 

Questa tanto vituperata e “demoniaca” Amministrazione ha investito -a vario titolo – in favore della Parrocchia “San Costanzo Vescovo e San Tommaso” la somma di circa 154.000,00 euro come potete vedere dallo schema allegato, per realizzare le opere e gli interventi e per erogare i sussidi economici indicati nel dettaglio.

 

Senza considerare l’ulteriore somma di 10.000,00 euro (oltre spese di utenze) corrisposta – grazie all’intercessione di questa Amministrazione, espressamente richiesta dal Parroco – dall’impresa aggiudicataria dei lavori di ristrutturazione delle scuole elementari per l’utilizzo nel 2017 dei locali dell’oratorio per qualche mese, visto che le aule dell’edificio scolastico erano inutilizzabili, perché oggetto degli interventi.

 

Come vedete, si tratta di un’azione in favore della Parrocchia e delle sue varie articolazioni

di eccezionale consistenza.

 

Questa generosa, prolungata e – per quanto ci riguarda – necessaria e giusta azione amministrativa era costante motivo di elogio e riconoscenza da parte dell’Autorità Ecclesiastica, al punto da irritare i nostri oppositori politici, gli stessi che oggi – con rara disinvolta spregiudicatezza demagogica – si ergono a novelli “crociati” a difesa dell’istituzione ecclesiastica.

 

Resta un dato oggettivo ed insuperabile: nessun soggetto ha beneficiato – da parte di questa Amministrazione – di un così grande investimento finanziario; anzi, per quanto ci risulta, non esiste comune in provincia e forse in Italia che – in proporzione e considerato il numero di abitanti ed il bilancio dell’ente – sia stato così generoso nei confronti di una parrocchia.

 

Ed, allora, perché si è arrivati all’attuale stato di cose?

 

La ragione è molto semplice e ben nota a tutti, anche perché esternata dagli stessi rappresentanti della Parrocchia, oltre che oggetto di incontri bilaterali tra l’intera Amministrazione, le Autorità parrocchiali ed i vertici Diocesani sia in curia a Sora, che presso la sala consiliare, alla presenza del Consiglio Parrocchiale Affari Economici.

 

Si tratta della arcinota e spinosa questione dei tributi comunali (IMU TASI TARI) a carico delle strutture parrocchiali (appartamenti, oratorio, cinema), tant’è che, proprio in occasione degli avvisi di accertamento, recapitati dalla società TRE ESSE ITALIA Srl, titolare del servizio di riscossione tributi, hanno iniziato, sul finire del 2020, ad incrinarsi i rapporti tra Comune e Parrocchia.

 

E pensare che fino a luglio 2020 la Parrocchia (nota prot. 6630 del 15.07.2020) chiedeva al Sindaco di partecipare all’acquisto della pittura per tinteggiare la facciata della Basilica Concattedrale e prontamente il Sindaco si attivava (prot 6767 del 21.07.2020) chiedendo una fornitura di vernice alla Saint Gobain Weber, fornitura che – proprio grazie all’intervento del Sindaco- era assicurata dai vertici dello stabilimento.

 

Il punto è che gli immobili parrocchiali sono molto grandi e per lo più risultano essere stati accatastati dall’Autorità parrocchiale (e non certo dal Comune) secondo destinazioni e categorie (cinema teatro, scuola privata ecc) che scontano rendite elevate, per cui le relative imposte sono alte.

 

Peraltro, quanto alla Sala Giovenale, facciamo presente che – crediamo per espressa volontà della legge regionale che lo ha finanziato (la ristrutturazione è costata, se non erro, circa 1.200.000,00 euro) – dovrebbe essere destinato, pena la revoca del finanziamento stesso, anche alla fruizione pubblica di tutti i cittadini di Aquino, proprio perché ristrutturato con soldi pubblici, ma è a tutt’oggi, ignoriamo le ragioni, ancora chiuso.

 

Anzichè trovare una definizione pacifica e non contenziosa dell’intera vicenda tributaria – come noi stessi avevamo fortemente sollecitato anche durante l’incontro con il Consiglio Parrocchiale Affari Economici in sala consiliare –si è preferito intraprendere il contenzioso con la società concessionaria del servizio di riscossione TRE ESSE Srl, con il risultato sostanziale che nulla, di fatto, è cambiato ed il debito accumulato nei confronti del Comune dalla Parrocchia ammonta – come segnalato nel comunicato pubblico del Sindaco del 18 dicembre 2022 tutt’oggi visibile sul profilo Facebook – ad oggi ancora complessivamente a circa 84.000,00 euro.

 

Purtroppo, oltre al fatto che non sarebbe giusto, né equo, azzerare le imposte ad un contribuente, caricando –ovviamente – tutti gli altri, questa soluzione, come tutti intuiscono, non è legalmente praticabile, chiunque sia a capo dell’Amministrazione comunale.

 

Del resto, le somme versate dai cittadini a titolo di tributi servono per fare opere e per garantire servizi alla cittadinanza, anzi sono le uniche risorse disponibili per realizzare il programma amministrativo e mandare avanti la macchina comunale, visto che i trasferimenti statali sono di fatto del tutto scomparsi.

 

Tutto ciò che, invece, è stato possibile fare per aiutare la Parrocchia in questi anni è stato puntualmente ed abbondantemente fatto.

 

Anzi, nella primavera 2022, quando i problemi erano già iniziati da tempo, l’Amministrazione Comunale – a riprova di quanto sopra e di quanto riteniamo necessaria una proficua collaborazione tra i due Enti – aveva elaborato un progetto socio-educativo che avrebbe potuto aiutare le religiose che gestiscono la Scuola dell’Infanzia San Tommaso di Aquino, cioè l’asilo parrocchiale (ovvero le Suore Missionarie della Fede), le quali sono titolari di un comodato d’uso della struttura, asilo storico della nostra Città, ma a rischio chiusura per i costi divenuti eccessivi.

 

Erano state loro stesse a rivolgerci una appassionata richiesta di aiuto: abbiamo perciò pensato di coinvolgere la struttura in un progetto pomeridiano per ragazzi che stavamo già studiando, con la possibilità di usare un locale dell’asilo quale sede di svolgimento del progetto stesso.

 

Il Comune avrebbe pagato per l’utilizzo di quel locale e, con il corrispettivo per l’utilizzo del locale, la struttura avrebbe avuto risorse sufficienti per proseguire per il futuro la sua meritoria attività educativa, ma la Parrocchia, proprietaria dei locali, non lo ha consentito, mettendo così di fatto a rischio la prosecuzione della attività per il futuro, mentre le suore lo avrebbero accettato senza dubbio alcuno.

 

Così come hanno accettato anche l’anno scorso la fornitura da parte del Comune di due unità che provvedono a svolgere la mansione di pulizia e riordino della scuola, intervento anche esso espressamente richiesto al Comune e che ha consentito lo svolgimento di questo anno scolastico.

 

Tutto questo è documentato nella nota ricevuta dal Sindaco prot 12049 dell’11.11.2022 proveniente dalla dirigenza della struttura, che, appunto, ringraziando il Comune, si “rammaricava” di non poter decidere autonomamente, cioè senza l’assenso della Parrocchia, che era mancato (art 6 contratto di comodato).

 

In definitiva, da un lato, l’Amministrazione ha sempre avuto una condotta collaborativa ed estremamente generosa nei confronti della Parrocchia in tutte le sue articolazioni; dall’altro, eventuali difficoltà economiche della Parrocchia, di cui pure si è fatto cenno anche durante le celebrazioni, non sono ovviamente di certo ascrivibili al Comune, il quale, semmai, ha sempre cercato di alleviarle.

Per il resto, da amministratori e cittadini, facciamo nostre le parole pronunciate dal Presidente Mattarella nel discorso di fine anno il 31 dicembre 2022. “La Repubblica è nel senso civico di chi paga le imposte perché questo serve a far funzionare l’Italia e quindi al bene comune” o, se preferite, da Papa Francesco secondo il quale “è dovere pagare le tasse, anche perché le tasse, se sono giuste, tutelano i poveri e gli ultimi” ( Udienza 31 gennaio 2022).

 

Siamo a disposizione per supportare ogni nostra affermazione con i necessari riscontri documentali ed alleghiamo schema analitico degli interventi in favore della Parrocchia.

 

 

Sperando di aver fatta chiarezza sulla questione ed auspicando, nell’interesse della Città, un prossimo futuro rasserenamento dei rapporti tra Amministrazione Comune e Parrocchia,

cogliamo l’occasione per salutare ognuno di voi.