
Vincenzo Sorrentino, l’artista campano che illustro’ a Venafro la Cappella Sistina
10 Ottobre 2023
(PressMoliLaz) Venafro (IS), 10 ott 23 Artisti e personaggi importanti accolti nel tempo a Castello Pandone di Venafro. Secoli addietro dal Conte Enrico Pandone, appassionato di cavalli che amava donare e ricevere da altri dignitari facendone affrescare a rilievo gli esemplari più belli sulle pareti del piano nobile del maniero. Nella contemporaneità del terzo millennio dalle istituzioni ministeriali pubbliche per illustrare magnificenze e pregi dell’arte contemporanea nazionale che emerge a pieno titolo a livello mondiale attraverso esponenti di spicco d’arte italiana attuale. In tale contesto si ricorda la ricca ed esaustiva “lezione” tenutavi dal 67enne docente d’arte Vincenzo Sorrentino di Torre Annunziata, città campana,che intrattenne gl’intervenuti al maniero venafrano sull’arte pittorica della Cappella Sistina al Vaticano e su tant’altro ancora.
Esposizione quanto mai interessante e seguita con vivo interesse dai convenuti arrivando da un pittore, disegnatore e scultore di pregio qual’é Sorrentino. Questi ne disse dettagliatamente e con profonda cognizione di causa grazie al personale cammino in campo artistico, iniziato nel 1976 ai tempi degli studi all’Accademia delle Belle Arti di Napoli e proseguito ovunque e con artisti diversi senza soluzione di continuità sino ai giorni correnti col proprio stile espressionista/surrealista in campo pittorico, nel disegno e nella scultura.
Tante le mostre, numerosi gli attestati, consistenti i riconoscimenti per Sorrentino che propugna un’arte innovativa in questo problematico terzo millennio, contraddistinto da tanto appiattimento socio/culturale/artistico. E di tutto questo il docente, pittore, disegnatore e scultore torrese diede ampia e motivata conferma nella sua applaudita esposizione al Pandone di Venafro, dove parlò di Michelangelo, della sua natura artistica e del capolavoro michelangiolesco per eccellenza, appunto la Cappella Sistina.
Lo si ricorda giust’appunto per le idee innovative che espose, per gli approfondimenti che offrì e per la valenza sociale, culturale ed artistica di quanto propugnò in tutta convinzione e con assoluta cognizione di causa. E i consensi della platea del tempo furono a ragione assai fragorosi e meritati.