Mancini: Castrataro “il fenomeno” a mò di ultrà comunista, non commemora la giornata delle Foibe. Nessun cenno da parte sua e della sua Amm.ne per ricordarne la strage commessa dai comunisti di Tito con l’ausilio di quelli italiani

12 Febbraio 2025 0 Di

 

(PressMoliLaz.) Isernia 12 Feb 25   Non si fa attendere  il comprensibile e duro attacco  che Giovancarmine Mancini, vice Presidente dell’Assise comunale di Isernia, nonché  Consigliere di minoranza di Alleanza per il futuro,  fa al Sindaco di Isernia, Piero Castrataro, per quel che riguarda  il mancato ricordo della sterminio delle FOIBE avvenuto il 10 febbraio 1947 ad opera dei comunisti di Tito con l’avallo dei comunisti italiani. Mancini lo ha criticato aspramente  non facendo passare inosservata questa “goffa dimenticanza” probabilmente non casuale.

Foibe

 Leggiamo comunque le parole  del Consigliere Mancini  nel  suo comunicato diramato alla stampa:

Per l’ennesima volta prendiamo atto dell’inadeguatezza di un sindaco irrispettoso. dichiara la segreteria provinciale di Alleanza per il Futuro, il movimento politico fondato dall’avvocato Giovancarmine Mancini, che condanna fortemente la scelta del primo cittadino di Isernia Piero Castrataro di non celebrare il Giorno del Ricordo per le vittime delle Foibe.

Castrataro e i suoi si confermano un’amministrazione improvvisata e volutamente incapace di sensibilizzare la cittadinanza a un tema che fa parte della storia italiana. Così facendo hanno offeso il martirio di tutti coloro che sono stati vigliaccamente uccisi dai comunisti jugoslavi di Tito con la vergognosa complicità di quelli italiani. Nel solco della loro tradizione hanno occultato un massacro operato nei confronti di donne e uomini innocenti e hanno eliminato dalle pagine della nostra storia l’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati. Anche questa volta Castrataro e i suoi si confermano per quelli che sono: freddamente livorosi e fuori dalla realtà.

Per noi il Giorno del Ricordo è sempre stato una ricorrenza da non dimenticare: non è un caso che nel periodo in cui il nostro leader era vicesindaco ogni 10 febbraio venivano organizzate celebrazioni con la presenza dei vertici dell’associazioni degli esuli con il coinvolgimento del mondo della scuola. L’atteggiamento di Castrataro è ancor più ridicolo e svilente se consideriamo che altri soggetti politici, dopo anni di scena muta, sono intervenuti. Lui, invece, Castrataro il fenomeno, si è sentito esente ancora una volta.