
Tra Pizzone 2 e Lotto Zero di Isernia il folle spreco di risorse pubbliche Lo sostiene il PCL Molise
17 Febbraio 2025
(PressMoliLaz) 17 Feb 25 A seguito della tenace iniziativa portata avanti da un’attivista del Coordinamento NO PIZZONE II anche a fronte di contraddittorie condotte del MASE, si è riusciti sì ad ottenere la “pubblicazione” nei giorni scorsi del quadro economico e del computo metrico del progetto… ma con i dati finanziari oscurati grazie all’avallo ministeriale, che ha fatto prevalere inauditamente il “segreto commerciale” sulla base di mere affermazioni apodittiche del proponente il progetto.
Viene dunque gravemente intralciata quella parte di osservazioni presentate anche dal PCL MOLISE relative alla valutazione “alternativa zero” ed all’analisi costi benefici che costituiscono parti essenziali anche del procedimento della V.I.A. a pena di nullità.
Le stesse asserite misure per “edulcorare” l’impatto ambientale devastante non possono essere valutate nella fase delle osservazioni, se non si conosce l’entità delle risorse specifiche destinate !
Vieppiù: come già eccepito nelle nostre osservazioni depositate a suo tempo e rilevato dagli enti competenti a partire dal PNALM, lo studio del proponente è in parte essenziali “provvisorio” e questo dunque rende già ex se irricevibile il progetto, semplicemente da respingere.
Invero solo incidentalmente, grazie al parere negativo al progetto espresso dall’Ufficio Tecnico della Regione Molise, sappiamo che il costo totale è di oltre € 635 milioni di Euro, ma non è dato sapere alla popolazione come e perché si arriva a quella cifra, e si tratta di fondi pubblici cioè di risorse prelevate dalle tasse delle classi lavoratrici!
Sul lotto zero di Isernia addirittura non risultano neanche presentati né l’alternativa zero né l’analisi costi benefici: emergerebbe infatti subito l’inutilità pubblica dello spreco, a parte lo scempio.
Ma a prescindere dal piano legale, ove queste potranno essere tra le tante eccezioni di illegittimità, il problema di fondo è l’emergenza democratica e sociale che si pone di fronte a tale oscuramento di dati economici-finanziari essenziali innanzi alla collettività da parte di una società commerciale, tanto in quanto più partecipata dallo Stato.
Scelta ministeriale in linea con la grave stretta autoritaria in atto da parte del governo a guida post missina.
Sicché tra Pizzone 2 e l’inutile e dannoso lotto zero di Isernia, tra le Mainarde e la valle di Miranda-Pesche rischiamo di gettare al vento quasi un miliardo di euro per devastare delle aree di pregio, nel mentre noi proponiamo un uso alternativo in progetti di sana valorizzazione di quel territorio, a partire dalla sinergia tra l’importantissimo sito archeologico di San Vincenzo Al Volturno e la ricchezza naturalistica e paesaggistica di quella parte del PNALM, a parte la vergogna di questi sprechi a fronte della la negazione in loco di servizi sanitari essenziali e delle stesse infrastrutture utili richieste e mai attuate, del piano anti-frane e quant’altro.
Sono le follie del sistema capitalistico che orienta le risorse pubbliche solo al profitto delle ristrette cricche del cemento ai danni della collettività, saccheggiando l’ambiente e l’erario.
E solo una forte mobilitazione delle classi lavoratrici e delle masse molisane potranno realmente fermarli.