Tavolo di confronto con i lavoratori della Fresenius Kabi in Prefettura a Isernia

22 Febbraio 2025 0 Di

 

 

(PressMoliLaz) Isernia, 22 Feb 25 In data 20 febbraio 2025, il Prefetto di Isernia, dott. Giuseppe Montella, ha convocato un tavolo di confronto per la disamina della problematica relativa allo sciopero dei lavoratori della Fresenius Kabi, in forza presso lo stabilimento di Pozzilli.

Al tavolo hanno preso parte, oltre che i vertici aziendali della multinazionale tedesca operante nel settore farmaceutico, anche l’Assessore alle attività produttive della Regione Molise, Andrea Di Lucente, il rappresentante sindacale della FILCTEM CGIL Molise, Giuseppe Tarantino ed i lavoratori attualmente in forza presso l’unità produttiva nel Nucleo industriale di Isernia-Venafro. Nel ripercorrere i passaggi principali della crisi che ha colpito l’azienda, il referente sindacale ha evidenziato che lo sciopero in atto dal 3 febbraio scorso rappresenta lo strumento estremo con cui i lavoratori hanno inteso sensibilizzare le istituzioni e la proprietà al fine di verificare eventuali possibili soluzioni proiettate al rilancio economico-produttivo dello stabilimento.

Al riguardo, il Prefetto Montella nel richiamare le funzioni di ascolto e mediazione dei conflitti sindacali proprie dell’istituto prefettizio, ha sottolineato che l’odierno incontro ha avuto il precipuo obiettivo di promuovere, anche attraverso il coinvolgimento ed il contributo dell’Ente regionale, un’intesa tra le parti destinata a creare le condizioni indispensabili per la positiva risoluzione del conflitto lavorativo in atto nello stabilimento Fresenius.

A conclusione di ampio dibattito tra le parti, i vertici aziendali, rappresentati dall’Amministratore delegato, dott. Massimiliano Ricciardi e dal responsabile delle Risorse Umane, dott.ssa Sarah Finotello, supportati dal dott. Giancarlo Piva, esperto in relazioni sindacali di Confindustria Veneto Est, hanno escluso la possibilità di reinvestire direttamente sulla unità produttiva di Pozzilli, confermandone, salvo eventuali diversi sviluppi, la chiusura entro il 31 dicembre 2025, data a partire dalla quale verranno attivati ammortizzatori sociali che, fino all’annualità 2026, saranno anche intesi ad individuare eventuali opportunità di reindustrializzazione e, conseguentemente, di ricollocazione delle maestranze.

Nella circostanza, la parte datoriale ha anche assicurato l’impegno ad interloquire con i competenti organi regionali per l’individuazione di alternative politiche attive del lavoro e a riconoscere, in via del tutto eccezionale, l’erogazione di 17 mensilità a coloro che decideranno di interrompere il rapporto lavorativo, dal momento dell’attivazione dell’ammortizzatore sociale. I lavoratori, di contro, hanno assicurato la piena funzionalità dell’impianto e la revoca dello sciopero sin dalle prossime ore. Le intese raggiunte dovranno essere formalizzate tramite apposito accordo tra le parti e, sull’osservanza dello stesso, la Prefettura svolgerà un ruolo di costante monitoraggio, a garanzia della mediazione svolta.