Truffa del falso carabiniere. Estorti 10mila euro ad un’anziana signora

1 Marzo 2025 0 Di

(PressMoliLaz) Bojano (CB), 01 Mar 25 I Carabinieri del Comando Compagnia di Bojano hanno dato esecuzione alla misura cautelare restrittiva degli Arresti Domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Campobasso su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto, residente a Napoli Secondigliano, resosi responsabile di truffa in danno di persona anziana residente a Bojano.
L’attività di indagine, coordinata da questo Ufficio ed eseguita da personale del Nucleo o Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Bojano, ha permesso di ricostruire o nel dettaglio la vicenda. L’indagato aveva raggiunto l’abitazione della vittima, un’anziana pn • signora residente a Bojano, utilizzando la ormai tristemente nota modalità della “truffa del falso maresciallo dei Carabinieri”. Con una telefonata, l’interlocutore, che si spacciava per un
Maresciallo dei Carabinieri, informava la donna di un grave incidente causato dalla figlia, rd da cui era derivato l’arresto della stessa e che pertanto era necessario il pagamento di 15.000 • euro da versare a titolo di cauzione per evitare il carcere.
Adescata dalla telefonata, la vittima ha consegnato una busta contenente tutto il danaro contante posseduto in casa, pari a 10.000 euro, nelle mani dell’indagato che nel frattempo si rd • era presentato preso la sua abitazione presentandosi quale “collaboratore del Maresciallo”. • Tuttavia, l’interlocutore telefonico, non soddisfatto, chiedeva all’anziana donna di consegnare ulteriori beni, questa volta in oro, per “saldare” la situazione e proteggere la figlia da conseguenze legali considerata la paventata gravissima responsabilità derivata dall’aver rd • causato il fantomatico sinistro stradale. Pertanto l’uomo si è presentato nuovamente presso r • l’abitazione dell’anziana donna prelevando gli oggetti in oro custoditi in casa. o n Le indagini, che hanno incluso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza e accurati accertamenti tecnici, hanno permesso di raccogliere elementi di prova determinanti, tra cui • l’identificazione dell’indagato avvenuta anche grazie al “particolare” e costoso paio di scarpe indossate in occasione della truffa, rinvenute durante la perquisizione domiciliare a Napoli. Inoltre, la vittima, pur nella sua età avanzata, ha immediatamente riconosciuto il truffatore dalle immagini mostratele.