
Carichi di lavoro nella Polizia municipale di Ferentino, la Cisl Fp replica alle accuse della Cgil
13 Aprile 2025
(PressMoliLaz) Ferentino (FR), 13 Apr 25 La Cisl Funzione Pubblica di Frosinone replica al comunicato diffuso in mattinata dalla Fp Cgil relativamente alla richiesta di chiarimenti sui carichi di lavoro presso la Polizia locale di Ferentino.
«In merito al comunicato diffuso dalla Fp Cgil riguardo alla Polizia Locale di Ferentino, riteniamo doveroso intervenire per ristabilire un minimo di chiarezza e ricordare – a chi sembra averlo dimenticato – il senso del ruolo sindacale – hanno affermato il Segretario Generale della Cisl Fp Frosinone Antonio Cuozzo e il Responsabile degli Enti Locali della Cisl Fp Frosinone Raffaele Ercoli – Partiamo da un fatto che, francamente, lascia interdetti: abbiamo inviato una richiesta formale di informazioni indirizzata al Comandante della Polizia Municipale, mettendo in copia il Sindaco, nella totale correttezza delle forme e delle intenzioni. E chi ci risponde? Non il Comune. Non il Comandante. Ma un altro sindacato, che evidentemente si arroga il compito di portavoce o, peggio ancora, di ufficio stampa del Comando. È quantomeno curioso che una sigla sindacale si presti a sostituirsi all’amministrazione nel rispondere a richieste che non erano rivolte a lei. La nostra lettera, ci teniamo a ribadirlo, non conteneva accuse, né strumentalizzazioni. Nessun attacco, nessuna polemica: solo domande, richieste di chiarimenti su temi che toccano da vicino l’organizzazione del lavoro e, di riflesso, i diritti dei lavoratori. Che la Cgil si senta “chiamata in causa” da una semplice richiesta di trasparenza è quantomeno bizzarro. E forse dice più di quanto intenda. Sorprende, e allo stesso tempo preoccupa, il silenzio totale da parte del Comandante. Non una risposta, non un chiarimento. Forse chi tace di fronte a domande legittime che riguardano il funzionamento della macchina organizzativa e il benessere dei propri dipendenti non fa altro che alimentare dubbi e incertezze. Ma ciò che lascia davvero senza parole è il comportamento della Cgil. Un’organizzazione che dovrebbe essere al fianco dei lavoratori, pretendere trasparenza, stimolare il confronto con l’amministrazione, si affanna invece a sminuire il lavoro di un altro sindacato che, con serietà e senso di responsabilità, chiede semplicemente di sapere. È un’inversione di ruoli talmente evidente da sfiorare il paradosso. Noi, al contrario, continueremo a fare quello che un sindacato dovrebbe fare: tutelare lavoratori e lavoratrici, vigilare sul rispetto delle regole e pretendere risposte quando queste mancano. Se qualcuno, nel frattempo, ha deciso di cambiare mestiere e fare da scudo a chi dovrebbe dare spiegazioni, lo faccia pure. Ma eviti almeno di impartire lezioni».