Isernia, lotto zero: continua la protesta del prof. Mariano Nucci, ma i lavori continuano Creato intanto anche un ampia struttura/villaggio adiacente i lavori per l’astanteria di tecnici, operai e ricovero attrezzature

4 Giugno 2025 0 Di

 

(PressMoliLaz.) – V.G. – Isernia, 04 Giu. 25    Mentre i lavori per la realizzazione del “Lotto Zero” proseguono senza sosta, si inaspriscono i toni del dibattito pubblico attorno all’opera. In prima fila contro la nuova arteria stradale c’è anche il professor Mariano Nucci, ingegnere e proprietario espropriato di circa due ettari di terreno in contrada San Lazzaro. Tuttavia, secondo quanto emerge da un ampio riscontro territoriale, la maggioranza dei residenti di Isernia – in particolare proprio della contrada San Lazzaro – si pronuncerebbe favorevolmente alla realizzazione della nuova strada, considerata da molti un’infrastruttura indispensabile per snellire il traffico e migliorare la viabilità cittadina soprattutto nel tratto interno che va dalla Questura al bivio di Miranda passando appunto per il bivio della contrada S. Lazzaro

Nonostante ciò, il professor Nucci prosegue nella sua battaglia legale e mediatica, sostenuto dal Comitato “No Lotto Zero”, formato in prevalenza da esponenti di sinistra e dell’area radicale. Nei giorni scorsi, il comitato ha tenuto una conferenza stampa per denunciare criticità nei lavori e ha annunciato che il prefetto di Isernia, interpellato formalmente, ha trasmesso alla Regione documentazione che secondo loro darebbe valore alle ragioni del “No”.

Nucci, assistito dall’avvocato bojanese Alfonso Mainelli, ha già tentato diverse vie legali, compreso il ricorso al TAR Molise promosso nel 2021 con l’appoggio del sindaco Piero Castrataro, tra i primi atti del suo mandato. Ricorso poi bocciato dal Consiglio di Stato.

Durante il nostro sopralluogo esclusivo sui terreni espropriati, il professor Nucci ha ribadito le sue posizioni, ma ha anche fatto un’importante rivelazione: «Se la strada fosse stata spostata di appena 30 metri più a nord-est rispetto alla collina, non avrei sollevato alcun problema. Lo dico dal 2010 a tutti gli organi competenti, ma non sono mai stato ascoltato».

A margine dell’articolo, pubblichiamo l’intervista integrale al professor Nucci, in cui illustra le sue motivazioni tecniche e personali. Nell’intervista annuncia anche che nei prossimi giorni verrà depositata una nuova denuncia presso la Procura della Repubblica di Isernia, ulteriore passo nella sua opposizione legale alla grande opera.

Nel frattempo, le ruspe non si fermano, ma nemmeno chi lotta per un’altra idea di sviluppo del territorio.