
Isernia, ritardi nell’approvazione del Rendiconto 2024: i Consiglieri comunali d’opposizione sollecitano l’intervento del Prefetto
19 Giugno 2025(PressMoliLaz.) -V.G.- Isernia, 19 Giu. 25 – Una nota formale indirizzata alla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Isernia, trasmessa via PEC all’attenzione dell’Ill.mo Prefetto, accende i riflettori su una grave inadempienza amministrativa che coinvolge il Comune di Isernia: la mancata approvazione del Rendiconto della gestione per l’anno 2024, il cui termine, fissato dalla normativa vigente al 30 aprile 2025, risulta ormai ampiamente superato.
A firmare la comunicazione (Missiva Prefettura) sono Giovancarmine Mancini, Vice Presidente del Consiglio Comunale di Isernia, insieme ai consiglieri Raimondo Fabrizio, Pietro Paolo Di Perna, Filomena Calenda e Claudio Falcione, in qualità di capigruppo e consiglieri comunali.
Le motivazioni della segnalazione
I firmatari richiamano puntualmente il dettato normativo, in particolare l’articolo 227 del D. Lgs. 267/2000 (TUEL), che impone agli enti locali l’obbligo di approvazione del rendiconto entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento. La mancata osservanza di tale termine, secondo il comma 2-bis dello stesso articolo, attiva la procedura di cui all’art. 141, comma 2: nomina di un commissario da parte del Prefetto, con eventuale avvio del procedimento di scioglimento del Consiglio Comunale.
Una situazione di stallo
I consiglieri segnalano che, alla data dell’11 giugno 2025, il Comune ha proceduto alla revoca di una precedente Deliberazione di Giunta (n. 170/2025) e alla riapprovazione della Relazione sulla gestione e dello Schema di Rendiconto 2024. Tuttavia, tali atti non risultano ancora depositati né risulta convocato il Consiglio Comunale per l’approvazione finale, configurando un’inadempienza grave.
Le gravi conseguenze per l’Ente
La nota elenca una lunga serie di conseguenze derivanti dalla mancata approvazione nei termini di legge del Rendiconto:
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Esclusione dai benefici premiali (come l’incremento dei fondi per la contrattazione integrativa, secondo il D.L. 13/2023);
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Perdita degli incentivi per la lotta all’evasione fiscale (art. 1, comma 1091, L. 145/2018);
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Sospensione dei trasferimenti statali da parte del Ministero dell’Interno;
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Divieto assoluto di assunzioni di personale a qualsiasi titolo;
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Inibizione al ricorso all’indebitamento e all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione;
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Sottoposizione a controlli centrali da parte del Ministero dell’Interno;
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Sanzioni per mancata trasmissione alla BDAP, con ulteriori penalizzazioni a carico dell’Ente;
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Intervento sostitutivo del Prefetto, con possibile commissariamento e scioglimento del Consiglio Comunale.
L’appello al Prefetto
In conclusione, i firmatari chiedono chiarimenti urgenti alla Prefettura circa eventuali azioni intraprese per sanare l’inadempienza, e sollecitano un pronto intervento da parte del Prefetto, al fine di garantire il rispetto delle disposizioni normative e tutelare la regolarità istituzionale e finanziaria dell’Ente.
L’iniziativa rappresenta un passo formale, ma anche politico, che pone nuovamente l’attenzione su ritardi e criticità amministrative che, se non risolte in tempi stretti, potrebbero avere impatti devastanti sul funzionamento dell’ente comunale e sui servizi alla cittadinanza.