Riqualificazione urbana, De Francesco Costruzioni ricorre al TAR

24 Giugno 2025 0 Di

(PressMoliLaz) Termoli (CB), 24 Giu 25 Il Consiglio Comunale a Termoli ha discusso l’interpellanza  relativa alla “Nuova procedura di gara e stato di avanzamento del progetto di  riqualificazione dell’area Pozzo Dolce – Piazza Sant’Antonio”. La società De Francesco  Costruzioni ritiene opportuno informare che il Comune di Termoli non ha risposto  all’atto stragiudiziale di significazione e diffida ad adempiere e conseguentemente ha  provveduto ad attivare le azioni legali per l’esecuzione forzata del contratto. Inoltre  ha provveduto alla segnalazione alla Corte dei conti per danno erariale, a fare  denuncia penale per rifiuto d’atti d’ufficio e a richiedere il risarcimento danni a  seguito dalla mancata risposta da parte del Comune di Termoli. Ha inoltre ha fatto  ricorso al Tar contro la decisione del Comune di Termoli di pubblicare un nuovo  appalto per la riqualificazione urbana di Pozzo Dolce – Piazza Sant’Antonio

Il Comune di Termoli ha, infatti, appaltato i 5 milioni di euro di finanziamento  pubblico senza ottenere l’autorizzazione alla rimodulazione del finanziamento del  PNRR da parte del Ministero e disapplicando la procedura che prevede l’obbligo di  perfezionare preventivamente l’atto di revoca di pubblica utilità relativo al Project  Financing che la De Francesco Costruzioni si è legittimamente aggiudicato. In  sostanza il Comune di Termoli ha invertito gli atti dell’inter amministrativo che  richiedono prima l’inizio della revoca di pubblica utilità e poi solo una volta  perfezionato, danno la possibilità di procedere con un nuovo appalto. La De  Francesco Costruzioni aveva per legge 60 giorni di tempo per opporsi alla procedura.  Con il ricorso davanti al Tar, di fatto, il nuovo appalto sarà dichiarato illegittimo.

La scelta del Comune produce un duplice effetto: la perdita immediata di 9 milioni di  euro di investimenti privati e lo stralcio di tutte le opere che caratterizzavano il  progetto di riqualificazione urbana del centro cittadino: il nuovo appalto non  prevede né la sala polifunzionale da 850 posti a sedere, né il parcheggio interrato  multi-piano di 600 posti. Di fatto si realizzerà uno scavo in piazza San’Antonio con  grande disagio per la comunità solo per trasferire gli attuali 100 parcheggi dal livello  stradale a quello interrato. Infine c’è il rischio concreto che la comunità perda anche i  5 milioni di euro di finanziamento pubblico.

De Francesco: un ricorso per difendere i diritti dell’impresa e della città

“Sul piano del diritto la nostra società in tutte le sedi preposte cercherà di tutelare i  propri legittimi interessi e richiederà che la giustizia si pronunci sulla correttezza  degli atti amministrativi prodotti dagli organi politici e tecnici del Comune di Termoli,  che in modo palese ledono gravemente i diritti acquisiti dalla nostra impresa. Allo  stesso tempo come cittadino che vive la città sento il dovere di svolgere delle  riflessioni ad alta voce. Come si può decidere l’annullamento di una procedura  perfezionata, consapevoli di perdere 9 milioni di euro di investimento privato, di  perdere infrastrutture fondamentali per il futuro turistico ed economico e culturale  della città come un vero parcheggio interrato multi-piano con 600 di posti auto e box  privati e un vero Auditorium? Ma soprattutto come si può procedere in un modo così  azzardato dal punto di vista amministrativo che mette chiaramente a rischio anche il  finanziamento pubblico? Questa scelta costerà cara alla città: perdita di soldi  pubblici, di investimenti privati e di opere essenziali per il suo sviluppo economico e  urbanistico. La giustizia verificherà le responsabilità degli esponenti politici e ai  tecnici che l’hanno intrapresa quantificando l’eventuale risarcimento economico per  i danni erariali prodotti e decidendo se ci sono profili penali per l’inadempimento ai  doveri d’ufficio compiuti”.