Interdetto il comune di Termoli ai consiglieri per il coronavirus

22 Marzo 2020 0 Di

(PressMoliLaz) Termoli (CB), 22 mar. Siamo molto meravigliati da un provvedimento del Sindaco  – comunicato a tutti i consiglieri comunali di Termoli – con il quale si vieta l’ingresso al Comune a quest’ultimi se non “ in casi eccezionali per comprovati motivi d’urgenza”. E questo potrebbe essere anche un provvedimento condivisibile nell’ambito di una chiusura complessiva della Casa Comunale.

Lo avevamo chiesto da tempo di non far più convocare le commissioni consiliari per una ragione di tutela di salute pubblica e comunque di opportunità del momento che stiamo vivendo e di consentire l’accesso al Comune per tutti solo per i servizi urgenti ed indifferibili (che poi si limitano all’anagrafe e poco altro). Ed invece siamo rimasti completamente inascoltati e non abbiamo ricevuto alcuna risposta fino ad ieri.

E’ un ordine peraltro che non sfiora i consiglieri del centro sinistra perché gli stessi avevano deciso autonomamente di non partecipare più alle commissioni (come hanno fatto) e di non accedere più presso la Casa Comunale. E tale atteggiamento è stato avvalorato nel momento in cui il Governo ha prorogato tutti i termini per l’approvazione dei documenti contabili (bilancio ecc.) e, dunque non vi era nessuna ragione d’urgenza neppure per la convocazione delle Commissioni che avrebbero dovuto scrutinare tali documenti. Quindi ad oggi non esistono casi eccezionali per comprovati motivi d’urgenza che consentirebbero ai consiglieri di entrare in Comune.

Ma oggi riceviamo questo ordine perentorio con cui si giustifica la limitazione di un esercizio di un diritto istituzionale “al fine di tutelare la salute dei dipendenti, fino al termine dell’emergenza del coronavirus COVID 19” mentre nel contempo non vi è alcuna disposizione che prescriva la chiusura al pubblico della stessa casa comunale. Come a dire i consiglieri sono un pericolo per la salute dei dipendenti mentre il semplice utente non lo è.

Ed allora sorgono spontanee alcune domande: Sig. Sindaco noi consiglieri saremo degli untori? Perché lo saremmo diventati solo ora e non dieci, quindici giorni fa? Perché non si dispone la chiusura al pubblico del Comune per i servizi non essenziali? Perché non si ordina a tutti i dipendenti di restare a casa? Si vuole o non si vuole avere cura della salute dei dipendenti contro questo malefico virus? Sono solo i consiglieri ad essere potenziali portatori del virus e non tutte le persone che, ritenendo di avere un’urgenza, comunque vengono in comune?

Ma visto che la risposta alle nostre domande non l’ha data Lei se la sono presa gli stessi dipendenti che in gran parte non erano oggi in Comune (per carità tutti per motivi validi e sacrosanti).

E’ un inciampo grossolano in cui lei è caduto Sig. Sindaco. Quindi cerchi di rimediare e con immediatezza se tiene veramente, e non abbiamo ragioni per dubitarne, alla salute dei dipendenti comunali. La ringraziamo per l’attenzione che vorrà porre nella lettura di questa nostra nota.