Piacentini, Legambiente Frosinone: solo un disco rotto

16 Aprile 2021 0 Di

(PressMoliLaz) Frosinone, 16 apr 21 “Il circolo Legambiente di Frosinone – ha dichiarato Adriano Piacentini – continua a ripetere ossessivamente le stesse cose, ribadendo così il proprio impegno partitico e politico lontano dalle vere questioni ambientali che hanno un impatto sulla vita quotidiana dei cittadini. La palese contiguità con determinate realtà di precisa matrice ideologica, infatti, ha portato l’associazione a sposare le stesse posizioni politiche della Regione sui rifiuti e non solo. Basterebbe ricordare, soltanto, l’inquietante passione di Legambiente per alcuni biodigestori sul nostro territorio, quando ancora non sono chiare le tecnologie e il business che ruotano attorno a queste ipotesi.

Eppure, su altre problematiche riguardanti l’ecosistema, l’associazione si muove con un ritardo di diverse ere geologiche, per restare nell’ambito dello studio dell’antichità. Legambiente – che venne costituita solo qualche anno più tardi – non poteva certo scagliarsi contro il progetto del complesso edilizio sull’anfiteatro di viale Roma; ma dov’era la stessa associazione quando, in tempi più recenti, venivano coperte le terme romane nell’area a ridosso della Villa comunale? Il circolo ha fatto sentire la propria voce, quando i reperti, venuti alla luce, venivano poi nuovamente coperti? La nuova amministrazione comunale, con in testa il sindaco, Nicola Ottaviani, ha invece messo in atto ogni procedura – anche tramite i ricorsi al Tar – per rendere fruibili i reperti nella zona della Villa e, proprio qualche giorno fa, ha avviato l’iter che condurrà alla realizzazione di un percorso archeologico, per la valorizzazione dei reperti venuti alla luce a seguito dei recenti scavi effettuati nell’area centrale del capoluogo.

Come noto, infatti, In località Ponte la Fontana, sono state individuate strutture di terme romane di grande pregio, mentre nell’area della rotatoria in località “Brunella” sta venendo alla luce un monumento funerario di notevole importanza architettonica. Tutto ciò è avvenuto grazie al lavoro dell’amministrazione e del sindaco Ottaviani, di concerto con la Soprintendenza.

Se le precedenti amministrazioni e le associazioni che dicono di avere a cuore l’ambiente avessero lavorato in questa medesima direzione, la città di Frosinone non avrebbe perso del tempo prezioso nell’ottica della promozione storica e identitaria delle proprie radici, tempo prezioso che il sindaco sta ora cercando di recuperare mettendo a disposizione della comunità questa importante testimonianza del passato. L’impressione è – ha concluso Piacentini – che l’unico interesse archeologico rimasto a Legambiente di Frosinone sia di essersi fatta ormai… scoprire nel proprio impegno di stampo partitico e ideologico, di cui la cittadinanza è ben conscia”.