Autovelox di Veroli e Giudice di Pace

6 Gennaio 2025 1 Di

 

 

 

(PressMoliLaz) Veroli (LT), 06 Gen 25 Raccontiamo una vicenda capitata a un automobilista eternato da uno dei tre autovelox di Veroli  sulla superstrada Sora-Frosinone, la Prefettura permettendo. Secondo il Giudice di Pace di Frosinone a un  cittadino sovrano della Repubblica  non è consentito di dichiarare  di non aver  ricevuto gli avvisi e le raccomandate che il Comune di Veroli ha inviato e  l’ufficio Postale  confermato di aver  invece  “consegnato”,  a  meno che non citi per falso le Poste!! Io uomo della strada osservo: può un giudice di pace  accettare e riconoscere per ‘Giustizia’ che un cittadino notoriamente irreprensibile non riceva o non accetti  un avviso o raccomandata di una multa stradale per una delle mille motivazioni possibili, venga  privato del suo diritto alla difesa?  Il postino scrive, vero o non vero, che il multato è assente ma che la multa gli è stata consegnata ugualmente, pur se non ricevuta!! In realtà -siamo nella felice Italia!-  è una consegna finta, virtuale, una vera e propria “finzione di consegna” perché, nei fatti, la raccomandata ‘giace’ all’ufficio postale, da dove non si è mai mossa, secondo una legislazione sulle notifiche  partigiana e violenta, contro il cittadino ! Al cittadino in sostanza non è consentito di assentarsi da casa per due mesi o cinque o un anno, magari di ammalarsi o perfino di morire!! poiché passa il postino, non trova  nessuno e poi scrive  -la sua parola diventa legge!!-  che la  multa è stata pur se  virtualmente “consegnata” perché in realtà in giacenza alla posta!! Mai sentito una cosa del genere:  tutto sembra  una favola, invece è autentica realtà italiana: è  solo il giudice, se è un giudice,  che dovrebbe  assumersi la responsabilità di una decisione in  merito ai fatti come qui  narrati e se ciò non fattibile giuridicamente, allora in dubio pro reo. Inoltre tra l’altro  non ricevere concretamente o non ritirare una multa, non significa la cancellazione della multa:  solo eventualmente spostarne la data. Ma nel paese di Creonte  non è  così semplice  e normale!  Nel paese di Creonte è normale, anzi tragicamente normale e anche incoraggiato, che un giudice, incapace o troppo bravo,  costruisca perfino un grattacielo sullo zero, sul niente, come le cronache non di rado ricordano!!

In prosieguo detto cittadino  riceve effettivamente la raccomandata, questa  volta dell’Ufficio delle Entrate con l’addebito: circa 1400 € per la multa  all’autovelox del Comune  di Veroli! 1.400,00 €!!

Conseguenza: il malcapitato presenta il suo ricorso al Giudice di Pace di Frosinone per l’assurda cifra addebitata  e allo stesso tempo la sua opposizione alla  multa: la giudicessa sentenzia e respinge tutto, tutto ovviamente  motivando,  con abbondanza di commi  e articoli!

E ancora: la giudicessa  accetta di far pagare al malcapitato una cifra gigantesca  per una multa stradale mai ricevuta, ignorando di verificare, come il Codice della Strada impone,  sia la congruità giusta dell’importo della multa e sia  la solvibilità del multato nonché le motivazioni addotte dal multato:  niente, zero:  non avendo querelato per falso le Poste, ha perso tutti i diritti!!!  Eppure il Codice impone  la ordinaria diligenza nella esplicazione  di una pubblica funzione  ai  vigili urbani, ai postini,  ai giudici  cioè gli approfondimenti e la coerenza  delle  varie situazioni e i relativi provvedimenti! Quando mai! Quello che deve perfino spaventare è che la multa sin dall’inizio era nulla, non valida,  in quanto  le prove fotografiche fornite dall’autovelox  non esistono, sono assenti!  Infatti il fotogramma  di riferimento è una pagina completamente  nera e al centro un  numero, nemmeno la targa, tanto  meno la macchina, un numero che corrisponde effettivamente alla  vettura del malcapitato, ma della vettura nessuna traccia sulla foto!! Quindi come può una  multa nulla e zero,  che il Comune di Veroli era obbligato ad annullare, produrre esiti  di ca.1400 €? Lo abbiamo detto: è la capacità di costruire il grattacielo sullo zero!

E’ ben  verosimile  che il fotogramma sia frutto di un reato, di fraudolenza, di qualcuno che ha accesso ai dati comunali: gli autovelox sono attrezzature  perfette,  non possono fornire tali risultati!  E un secondo dubbio: il comandante dei vigili di Veroli, allorché il multato  ha esibito il fotogramma, dichiara immediatamente:  tutto OK, faccia ricorso! Come mai tale risposta? Tale sicurezza?  E in effetti la giudicessa sentenzia che tutto è corretto: mancando  la querela di

falso alle poste non ritiene  di indagare  sulla legittimità del  fotogramma e sulla documentazione esibita dall’ufficio postale! Una querela di falso alle Poste, mai sentito:  devi pagare e star zitto! A proposito, l’ANAS ente pubblico, quindi proprietà dei cittadini, ha il diritto o facoltà di consentire a un‘amministrazione comunale  qualsiasi di utilizzare un tratto della superstrada ANAS per impiantarvi le proprie trappole fa-soldi  con la scusa di proteggere la incolumità degli automobilisti?