
Consiglio straordinario sulla sanità, la presidente Savo: per noi parlano numeri, leggi e risultati
10 Maggio 2025
(PressMoliLaz) Roma, 10 Mag 25 “La fotografia scattata dal presidente Rocca ieri in Aula non è soltanto un’istantanea della nuova Regione dopo due anni di Governo del centrodestra ma è, al tempo stesso, un lungometraggio che ha descritto, con numeri e cifre che non temono smentite, un processo di riorganizzazione e riassetto del sistema sanitario regionale che è tuttora in corso e che ha davanti ancora diversi anni di amministrazione”.
Così, all’indomani della seduta di Consiglio regionale sulla situazione sanitaria e sullo stato dell’arte sul Pnrr, la presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche Sociali del Lazio, Alessia Savo.
“L’eredità di cui si è fatta carico l’amministrazione Rocca, i numeri che ne descrivono l’attività e quelli che ne disegnano la strada intrapresa, – prosegue la Savo – sono chiari e lo stesso presidente li ha ben evidenziati: le riforme e gli investimenti che abbiamo promosso per potenziare l’assistenza territoriale, migliorare le strutture ospedaliere e aumentare le risorse per il personale sanitario, intensificare strumenti e macchinari nei nosocomi del Lazio, aumentare la fiducia dell’utente nella rete sanitaria territoriale, raccontano di uno straordinario seppur complesso biennio di lavoro e impegno per restituire ai cittadini del Lazio una sanità degna e di alta qualità”.
E tra le tante azioni e misure messe in campo dall’Amministrazione Rocca, la presidente Savo ne sceglie alcune di particolare importanza: “Penso alle misure di premialità introdotte da questo Governo, quando, al suo insediamento, non ha trovato alcun segnale di attenzione nei confronti del personale dei Pronto Soccorso: la Giunta Rocca ha deciso di riconoscere agli operatori di P.S. un’indennità economica che può arrivare oltre i mille euro mensili, in base ai turni effettuati, per una spesa annua di 9 milioni di euro.
Penso, ancora, alla programmazione e all’offerta dei servizi per la salute mentale di adulti e minori: quando ci siamo insediati, l’ultimo aggiornamento nel primo caso risaliva al 2010 (Dca 17), mentre per la salute mentale dei minori al 2012 (Dca 424), mentre noi abbiamo avviato l’istituzione di un gruppo di lavoro per aggiornare la programmazione e individuare una risposta adeguata rispetto al bisogno di salute della popolazione minore.
Penso alla rete di trattamento per l’ADHD, che prima del nostro insediamento non esisteva, così come mancavano le linee di indirizzo regionali e, ad esempio, all’attivazione di 14 ambulatori di cure palliative oltre a 12.058 pazienti assistiti in ambito domiciliare (+12,6% rispetto al 2022). Penso a come abbiamo governato la sanità privata con l’istituzione, tra le prime Regioni italiane, del Recup unico, già dal gennaio 2024 con integrazione di 4,8 milioni di prestazioni dai privati accreditati e determinando, contestualmente, una riduzione dei tempi di attesa.
Penso, infine, al percorso dedicato per il supporto ai pazienti affetti da malattie rare, che al momento del nostro insediamento non esisteva.
Questo per citare solo alcuni dei tanti risultati ottenuti in questi due anni di Governo, in cui la visione del presidente Rocca è stata, sin da subito, improntata a una sanità più vicina alle persone, fatta di ascolto e di sensibilità, di attenzione e responsabile gestione”.
“Come lo stesso presidente ha ricordato nel suo intervento in Aula, – prosegue la Savo – l’operazione velocità-efficienza sulla sanità regionale non è stato frutto della bacchetta magica di Harry Potter. Non abbiamo avuto sconti, non abbiamo preso scorciatoie. Non ci siamo nascosti dietro falsi e roboanti annunci ma, come nella gestione del buon padre di famiglia, abbiamo iniziato dal principio, per affrontare le criticità, ridurre le inefficienze, contrastare gli sprechi in favore della buona spesa, della razionalizzazione delle risorse, della riduzione del debito, di una programmazione puntuale e misurabile. Abbiamo, parimenti, accolto e fatto nostra quella cruciale e ineludibile sfida della medicina territoriale, che ci impone di assicurare ai cittadini del Lazio di poter essere curati a casa loro. Non elenco, sarebbe ridondante, tutto quello che il presidente ha ben evidenziato nella sua relazione ma sottolineo l’orgoglio e l’onore di condividere l’obiettivo di riformare davvero la sanità del Lazio, attraverso un percorso che prevede anche tagliandi sulle misure attuate per poter essere in tempo ad applicare i giusti correttivi e proseguire il cammino verso l’eccellenza.
Le accuse piovute dai banchi dell’opposizione sono quelle che avrebbero dovuto rivolgere al loro governatore mentre per noi sono state l’occasione per informare ulteriormente i cittadini di un percorso che sta dando i primi importanti risultati e che è soltanto all’inizio”.