Malasanita’, il forum attende decisioni dal Tar e critica i vertici Asrem

27 Luglio 2018 0 Di

(PressMoliLaz.) – Giovanni Minicozzi – Campobasso 27 Lug.  Dopo l’ultimo commosso  saluto dato al quarantasettenne di Larino deceduto per presunta  malasanita’ non si placano le polemiche sulla gestione delle emergenze-urgenze neurochirurgiche e sul Protocollo tra Asrem e Neuromed  scaduto e non rinnovato nei tempi prescritti .A rilanciare il tema è stato il Forum per la difesa della sanità pubblica di qualità il quale ha ricordato di aver impugnato presso il Tar Molise il Decreto sulle malattie tempo-dipendenti censurandone le gravi illegittimità  e sottolineando il pericolo che tale organizzazione mettesse a rischio la salute dei cittadini. ” È evidente, infatti,  – dicono dal Forum – che quella di attribuire tutti i posti letto di neurochirurgia a una struttura privata, il Neuromed che opera solo su pazienti programmati senza il.pronto soccorso ed è  collocata all’estremità del Molise,  rappresenti una scelta illogica e contradditoria.

Peraltro ai giudici del Tar –  specifica il Forum – denunciammo anche l’anomalia eclatante della quale oggi si parla  circa il protocollo d’intesa per la gestione delle emergenze neurochirurgiche tra Asrem e Neuromed scaduto a marzo 2018 e a maggio non risultava ancora  sostituito da altro atto. In quella occasione chiedemmo al Tar del  Molise di disporre apposita istruttoria ma l’ istanza fino ad ora è stata disattesa. Si apprende ora – aggiungono dal Forum – che tale rinnovo sarebbe avvenuto il giorno della morte di un paziente affetto da patologia neurologica, dopo quattro mesi di inspiegabile vacatio  durante i quali non sappiamo con quali  regole il servizio sanitario abbia operato in una materia così delicata” .

 A dire il vero però  in questa vicenda Neuromed non c’entra nulla , anzi, nonostante il protocollo scaduto ha sempre messo a disposizione di tutti l’eccellente struttura. Accuse pesanti dunque quelle del Forum che coinvolgono non solo i vertici dell’Azienda sanitaria ma anche i magistrati amministrativi del Tar Molise, lo stesso Forum infine ha fatto sapere che si riserva ogni iniziativa nelle sedi competenti al fine di “individuare eventuali responsabilità ” e sollecita un tempestivo intervento degli organi preposti al controllo e alla vigilanza in ambito sanitario.  Anche Carolina Mancini del Comitato Vietri , ha preso posizione sulla morte di Michele Cesaride; “insieme al Forum e all’amministrazione comunale di Larino abbiamo organizzato sabato scorso la silenziosa e poderosa manifestazione del Vietri in segno di solidarietà alla famiglia di Michele, per protestare contro i tagli feroci alla sanità pubblica e per ristigmattizzare che quanto accaduto non abbia più a ripetersi.

Per questo chiediamo di accertare fino in fondo le responsabilità per la morte di Michele – ha aggiunto Carolina Mancini. Proprio nei giorni scorsi  sono stati smantellati i presidi di primo intervento di Venafro e Larino senza attivare un potenziamento dei presidi alternativi e Michele ha pagato con la vita l’incapacità  della classe politica dirigente di questa Regione. Quello che è successo al papà di Larino, Paolo Frattura, responsabile del disastro sanitario insieme alla sua maggioranza e al governo nazionale, lo dovrà portare sulla sua coscienza” – ha concluso la responsabile del Comitato Vietri.  Sulle inefficienze del sistema sanitario è intervenuta anche Giuseppina Occhionero la quale ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla morte di Michele Cesaride:

” Credo che siamo in emergenza e dobbiamo intervenire necessariamente perché fatti del genere non debbano più a vetificarsi. Non è possibile che esistano Regioni di serie A e Regioni di serie B” – ha concluso la deputata di Liberi e Uguali.

Insomma tutti d’accordo per una diversa organizzazione del sistema sanitario ma i vertici dell’Asrem e della Regione al momento tacciono.