8° Premio letterario “Campodipietra per la Poesia”, Il tributo del Sindaco di Toro 'Roberto Quercio' alla manifestazione e al compianto poeta torese Nicola Iacobacci

2 Agosto 2018 0 Di

(PressMoliLaz.) – Toro (CB), 02 Ago.  Il sindaco di Toro dopo il successo del premio  letterario “Campodipietra per la poesia”   ha accolto con entusiasmo l”ottima riuscita della ottava manifestazione organizzata    dal  vicino  Comune di Campodipietra. ” Queste le sue parole:  “Con entusiasmo e anche a nome dell’Amministrazione Comunale e della popolazione, accolgo il 4 Agosto alle ore 18:00 il premio letterario “Campodipietra per la Poesia”, nel comune di Toro e più precisamente nel nostro vero scrigno di storia, arte e cultura, il convento francescano di Santa Maria di Loreto, dimora prediletta del Cardinale Vincenzo Maria Orsini, Arcivescovo di Benevento e poi papa Benedetto XIII (1724-1730). Tra queste mura, che custodiscono importanti reperti documentari e artistici, della predilezione orsiniana per Toro e i suoi abitanti, nel chiostro in particolare, dove sono stati riportati di recente all’antico splendore i settecenteschi Affreschi per il Papa, grazie al restauro promosso e finanziato dalla Soprintendenza alle Belle Arti, è bello e suggestivo ritrovarsi a parlare di poesia.

Ringrazio di cuore i responsabili e i soci della Pietra Rmìge, la Commissione giudicatrice, i partecipanti al premio letterario e tutti coloro, ognuno per la propria parte, che da anni stanno portando avanti questa meritoria manifestazione e ne hanno fatto un appuntamento annuale con caratteristiche internazionali. Un modo intelligente e sottile di promuovere il nostro territorio, utilizzando come vettore la poesia… E, se è vero che la poesia dei nostri luoghi è intrisa della bellezza e dei sapori della nostra terra, il 4 Agosto assaporeremo insieme le parole e i sentimenti di coloro che con i versi sanno arrivare al cuore della gente, così come ha sempre fatto il poeta molisano per eccellenza Nicola Iacobacci, che ci ha lasciati appena due mesi fa.

Nato Toro nel novembre 1935, Iacobacci aveva vissuto in paese gli anni della sua infanzia, prima di trasferirsi con la famiglia a Campobasso. Il paese e la vita contadina d’ante guerra lo avevano segnato profondamente, legandolo in un vincolo di affetto e appartenenza, che ne caratterizzerà la produzione poetica, come testimoniato finanche dai titoli di molti suoi volumi. Le raccolte poetiche Coste San Rocco (1974) e Sotto il Barbacane (1976) sono intitolate a due strade tipiche di Toro. Un’altra strada, Calata Pozzilli, la strada in cui il poeta era nato, aveva dato il titolo al romanzo che poi è stato pubblicato per le scuole con il titolo de La tela dei giorni (1987). Un secondo romanzo, L’unghia incarnita (1992), è basato su un avvenimento che aveva portato Toro alla ribalta della cronaca nazionale nell’estate 1985, quando alcuni fedeli credettero di vedere nella nicchia della cappella di San Rocco, le fattezze dell’Ecce homo, gridando al miracolo e facendo approdare in Molise migliaia e migliaia di curiosi.

Mi limito a questi quattro esempi, per un doveroso tributo di riconoscenza nei confronti del nostro benemerito concittadino, al quale mando un grosso abbraccio, ovunque si trovi. Nel suo nome, nel nome di Nicola Iacobacci, il poeta del Molise, do il benvenuti a Toro agli amanti della poesia”.