Isernia, celebrazione della Giornata del ricordo per le ‘Vittime delle Foibe’ I massacri delle foibe furono eccidi commessi ai danni di militari e civili italiani dai partigiani jugoslavi guidati dal capo comunista Josip Broz TITO,

7 Febbraio 2020 0 Di

(PressMoliLaz.) Isernia,07 Feb.  L’Amm.ne comunale di Isernia, in occasione del Giorno del Ricordo, solennità civile italiana celebrata il 10 febbraio di ogni anno e istituita con la legge n. 92 del 2004, allo scopo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe nel secondo dopoguerra, l’assessorato alla cultura del Comune di Isernia ha organizzato due proiezioni dello spettacolo “Magazzino 18”.

«Le proiezioni  organizzate dal Comune pentro e curate dall’assessore al ramo  Eugenio Kniahynicki, avverranno lunedì prossimo ad ingresso libero e si terranno nel Cinema Lumiere. La prima, quella mattutina, sarà riservata agli studenti degli istituti scolastici secondari di secondo grado; l’altra, il pomeriggio alle 16, sarà aperta alla cittadinanza.

SCHEDA  DELLA RAPPRESENTAZIONE

Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante: il Magazzino n. 18. Racconta di una pagina dolorosa della storia d’Italia, di una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità. Esse sono perciò ancora più vive, più emozionanti. Una sedia, accatastata insieme a molte altre, porta un nome, una sigla, un numero e la scritta “Servizio Esodo”; simile la catalogazione per un armadio e poi materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, altri oggetti, altri numeri. Beni comuni nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia e dall’Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 infatti, l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera e circa 300mila persone scelsero – davanti a una situazione dolorosa e complessa – di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane.

Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. Davanti a loro difficoltà, paura, insicurezza, e tanta nostalgia come quella che pervade lo spettacolo di Simone Cristicchi.

Un testo teatrale scritto dal cantautore romano e da Jan Bernas per raccontare una storia che non è facile raccontare. Una coproduzione Promo Music – Il Rossetti, Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia, per la regia di Antonio Calenda e le musiche eseguite dalla FVG Mitteleuropa orchestra diretta dal M° Valter Sivillotti. Una messa in scena che intreccia sensibilità documentazione storica e poesia dando vita a un “Musical Civile”, per non dimenticare.