Agenzia Sangue algerina in visita a ospedale Isernia Iniziativa nel partenariato Fiods per scambio buone pratiche

26 Settembre 2022 0 Di

(PressMoliLaz) Isernia, 26 set 22  Positivamente impressionati e affatto sorpresi dal grande lavoro che il Centro trasfusionale di Isernia svolge per la donazione di sangue e per il fondamentale supporto fornito dall’Avis, dal Centro di servizi per il volontariato (Csv) del Molise e dalle associazioni del settore.

I vertici dell’Agenzia nazionale del sangue algerina hanno visitato la struttura dell’ospedale Veneziale di Isernia per iniziativa di Gian Franco Massaro, presidente della Federazione internazionale delle organizzazioni di sangue (Fiods).

Guidati dalla direttrice del Centro, Matilde Caruso, hanno toccato con mano la professionalità del personale, l’alta tecnologia dei macchinari in uso e l’opera di sensibilizzazione svolta sul territorio. La dottoressa Caruso, con l’ausilio di Lorena Minotti, direttrice del Centro di servizio per il volontariato, ha illustrato alla direttrice dell’Agenzia algerina Karima Linda Ould Kablia e ai colleghi medici Sofiane Kerri e Mohamed Akrour, tutti i passaggi, dall’accoglienza del donatore al prelievo di sangue e plasma.
“Siamo qui per consolidare il partenariato con la Fiods, per entrare in contatto con esperienze diverse e apprendere buone pratiche – le parole della dottoressa Kablia – mi aspettavo proprio quello che ho visto, cioè un ottimo lavoro ed è un piacere aver riscontrato che la donazione è al 100% volontaria e non remunerata. In Algeria ci stiamo impegnando moltissimo per arrivare allo stesso risultato e siamo felici che il nostro Paese sia stato designato per l’organizzazione della giornata mondiale del donatore di sangue che si celebra ogni anno il 14 giugno. A livello organizzativo, il sistema della raccolta è molto simile a quello attuato qui”.
Molto soddisfatto il presidente Massaro per una giornata che ha rafforzato il legame tra due Paesi e Tra due territori. “Il progetto di partenariato con l’Agenzia dell’Algeria – ha detto – viene da lontano e lo abbiamo ideato con la Fiods che mi onoro di presiedere. Abbiamo stabilito un accordo con tutti i Paesi in via di sviluppo, in particolare con quelli africani, affinché potessero venire in Italia e conoscere le nostre tecnologie, le nostre metodiche per fidelizzare i donatori”.