Tumori: sette mesi per una tac Chirurgo, pazienti neoplastici devono avere corsia preferenziale
27 Dicembre 2022(PressMoliLaz) Campobasso, 27 dic 22 “Nel nostro Molise paghiamo lo scotto di una povertà sanitaria desolante che tocca tutti i livelli.
Non è possibile prenotare in ospedale una tac da qui a 7 mesi”.
Lo denuncia il presidente onorario della Lilt della provincia di Campobasso, il chirurgo Giovanni Fabrizio in occasione del bilancio delle attività della Lega per la lotta contro i tumori svolto nella riunione a Termoli.
“Non è possibile che i pazienti neoplastici, chiamati a sottoporsi a controlli per valutare l’efficacia delle terapie – aggiunge Fabrizio – e scongiurare l’avanzamento della malattia, non abbiano una corsia preferenziale per ridurre i tempi di attesa”.
In base ai dati della Lilt, il tumore più frequentemente diagnosticato è il carcinoma della mammella, seguito dal colon-retto, polmone, prostata e vescica.
Nel 2022 in Italia, saranno 390.700 le nuove diagnosi di tutti i tumori (1000 ogni giorno che ricevono una diagnosi di cancro). Erano 376.600 (194.700 negli uomini e 181.900 nelle donne) nel 2020 secondo i dati del Ministero.
“Voglio focalizzare il punto – dichiara la presidente Milena Franchella – sull’allarme lanciato a livello nazionale per l’aumento delle diagnosi di tumore. Da un lato è un trend che ci aspettavamo a causa dei ritardi nella diagnosi e dell’interruzione degli screening dovuti alla pandemia, dall’altro sempre il Covid ha diffuso cattive abitudini negli stili di vita. I numeri diffusi dal Ministero della Salute parlano di quattordicimila casi in più in questi ultimi due anni. La buona notizia è che molti di questi tumori possono essere evitati se si seguono stili di vita corretti e salutari.
Per questo il lavoro della nostra associazione dovrà essere rivolto con più azione verso la prevenzione agendo sulle cattive abitudini quali il fumo, l’abuso di alcol, l’obesità e la sedentarietà”.