Difficile oggi fare teatro a Venafro, dopo le tante iniziative teatrali del passato L’idea : restaurare e riaprire lo storico teatro di piazza Merola al rione San Francesco

14 Febbraio 2023 1 Di

(PressMoliLaz) Venafro (IS), 14 feb 23 Venafro e il teatro. Binomio un tempo reale e possibile, tutt’altro oggi data l’assenza di una struttura idonea. Sino agli anni ’50 all’incirca la città era munita del suo gradevole, seppure piccolo, teatro e giovani e adulti volentieri vi recitavano, raccogliendo soddisfazioni e consensi. Arrivavano a Venafro anche attori forestieri per recitarvi, nonché registi, scenografi e produttori per dare sostanza all’attività che con gli anni assunse qualità e notorietà. Il teatro cittadino del ‘900 era funzionante al rione San Francesco, esattamente nell’edificio sul lato destro dell’ex caserma CC di piazza Merola e sede sino a qualche anno addietro di ufficio di collocamento ed altri servizi di pubblica utilità. Vi provvedevano privati cittadini con ristrutturazioni, allestimenti ect. ora con l’assenso del Comune di Venafro ed ora senza, che comunque consentivano nel piccolo paese della prima metà del secolo scorso di fare teatro e promuovere cultura.

L’allora teatro cittadino era privo di denominazione specifica, non aveva un grande palcoscenico, così come era ridotta la platea per il pubblico (circa cinquanta erano i posti a sedere), ma aveva qualche palco laterale e soprattutto fruiva della passione degli aspiranti attori del posto e dei forestieri, nonché del confortante afflusso di spettatori, comunque contenuti dati i tempi. Così come non risulta l’intitolazione del teatro venafrano di allora, mancano purtroppo anche foto d’epoca. Ciononostante era funzionante ed assai gradito.

La situazione oggi a Venafro in fatto di teatro e strutture adeguate per praticarlo ? Purtroppo è assolutamente deficitaria, non essendoci locali e spazi comunali o privati dove praticare questa bellissima attività culturale, il teatro appunto. Ad onor del vero la CTA, l’agenzia cittadina di spettacoli vari, periodicamente promuove teatro mandando in scena i propri giovani allievi ambosessi, ma lo fa nel salone dell’appartamento della propria sede in via Conca Casale a Venafro, ossia in ambienti rimediati e in spazi contenuti.

Viceversa in passato la stessa CTA ha fatto ricorso o all’Auditorium di Isernia o ad una sala teatrale dell’ambito religioso a Cassino. A Venafro perciò niente, tolto il ridotto salone di CTA ! Ecco perché per parlare di teatro a Venafro, tocca ricordare e riandare al secolo scorso ! E’ stata, sì, da pochi anni restaurata la Palazzina Liberty di proprietà comunale, ma è dotata solo di locali per mostre e convegni, non già di ambienti spaziosi, servizi ed attrezzature adeguate ad un teatro di una cittadina di 11mila abitanti come Venafro. Sempre anni addietro, e sperando in un futuro roseo e diverso in quanto ad attività teatrale cittadina, era stato salutato con entusiasmo l’avvio dei lavori all’esterno del Liceo classico “Giordano” in via del Carmine per realizzarvi una struttura polivalente per mondo scolastico ed extrascolastico dove praticare sport, musica, pittura, teatro, convegni ect.

Il rinvenimento però di reperti archeologici, non appena iniziati gli scavi per gettare le fondamenta del realizzando nuovo edificio, bloccò ogni cosa e da allora tutto è rimasto fermo, mentre il finanziamento pubblico venne dirottato altrove. Sicché l’impietosa attualità dice che la quarta città del Molise per consistenza demo/socio/economica è sprovvista del minimo essenziale per … aprire il sipario e recitare ! Resta comunque tanta la passione in città per il teatro che, sorta decenni addietro la Compagnia teatrale cittadina “Dietro le quinte” per iniziativa di giovani ambosessi del posto, si andò più volte in scena nel cine/teatro San Domenico di Via Licinio con l’applauditissima riedizione di “Aggiungi un posto a tavola” del duo Garinei & Giovannini, portata in scena a Venafro da un valido manipolo di ragazze e ragazzi diretti dal poliedrico Gianni Di Chiaro. Ancora prima, a testimoniare la voglia cittadina di teatro, sono da ricordare i teatri scolastici del Liceo Classico “Giordano” dei decenni trascorsi con l’indimenticabile commedia brillante “Ci penso io” che tanto coinvolse, divertì e fece parlare di se.

Ed infine, ma non ultime per importanza e qualità, le rappresentazioni teatrali all’aperto del “Presepe Vivente” lungo i pendii di monte S. Croce e in piazza Totò (all’epoca piazza Castello Pandone) e della “Passione” tra gli uliveti della Cattedrale, iniziative ideate ed allestite dal GNG (Gruppo Noi Giovani) di Venafro. La città cioè in un modo o nell’altro ha fatto sempre teatro, ma oggi è proprio impossibile per carenze strutturali. Ergo, occorre provvedere. E l’unica soluzione possibile nell’immediato resta il recupero e riutilizzo dell’edificio di proprietà comunale di piazza Merola al rione San Francesco, ossia dello storico teatro cittadino.

A sollecitarlo sono tutte le classi sociali e soggetti di ogni età, cultura e sesso, per cui chi può e deve si rimbocchi le maniche ed attrezzi la città di un servizio essenziale come un moderno teatro.