Terreni coltivabili a Pozzill, precedentemente out per un’ordinanza sindacale di seguito revocata

23 Marzo 2023 0 Di

 

di Antonio Atela

 

(PressMoliLaz) Pozzilli (IS), 23 mar 23 Nuovo capitolo, risalente comunque ai primi del mese scorso e che si riporta al fine di rasserenare gli animi circa l’affidabilità della coltivazione dei terreni ad est della pianura venafrana e dei prodotti agroalimentari che se ne ricavano, un nuovo capitolo –si scriveva- che porta nuova e più rasserenante luce sulla delicata vicenda dell’inquinamento della piana dell’estremo Molise dell’ovest, come in un primo momento emerso sul finire dello scorso anno. In breve la vicenda che tanto aveva interessato ed allertato l’opinione pubblica in generale.

I dati dell’epoca, ossia sforamento dei valori di cadmio nonché di altri metalli pesanti quali berillio, cobalto, tallio e selenio, accertati da verifiche ed analisi di laboratori ed istituzioni pubbliche, avevano indotto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia a diramare apposita relazione circa le indagini svolte in merito ai fatti di inquinamento nella piana di Venafro, informandone i Comuni interessati. Ne derivava sul finire dello scorso anno l’ordinanza n 24 del primo cittadino di Pozzilli, ricadendo i terreni sub judice nella giurisdizione municipale di tale ente locale, con cui appunto si vietava l’attività agricola su ben 11 ettari di terreno, la non commercializzazione dei prodotti agricoli ricavati e l’eventuale ritiro dal mercato dei stessi prodotti in commercio.

Erano nubi consistenti, si converrà, sull’affidabilità dell’ambiente nel mandamento Venafrano, sul futuro del lavoro agricolo nel Molise dell’ovest e sulle prospettive dell’intera economia di settore. Preoccupazioni consistenti in ragione sia della incerta salubrità della zona e sulle finanze in generale del Molise occidentale, rappresentando il lavoro e l’impresa agricola gran parte dell’intera economia locale.

Ma ecco ad inizio marzo 2023 la nuova ordinanza del Sindaco di Pozzilli, Passarelli. Questi, ricevute nuove informative sull’intera e delicata vicenda che accertavano il venir meno del pericolo per la salute pubblica in ragione del fatto che” gli ortaggi ex novo esaminati -si legge nell’ordinanza del primo cittadino in questione- potevano essere destinati al consumo umano in quanto i valori dei metalli pesanti analizzati rientravano nei limiti consentiti dalla normativa” ed ancora che “la società Laser Lab comunicava che i metalli precedentemente rilevati dall’indagine della Procura risultavano nella norma ad eccezione di piccoli sforamenti consentiti dalla normativa, in ragione di tanto Franca Passarelli, sindaco del Comune molisano in questione, firmava – si riporta dall’oggetto del documento municipale- “la revoca della propria ordinanza n. 24/2022 relativa all’attività agricola e di consumo di prodotti agroalimentari provenienti dai terreni contaminati”.

Enorme sospiro di sollievo qiindi per tanti nel Molise dell’ovest, a partire da coloro che avevano proposto ricorso all’iniziale ordinanza sindacale del primo cittadino di Pozzilli, non condividendola nei presupposti, nel contenuto e negli effetti conseguenti. Vicenda in buona parte conclusa in maniera rassicurante quindi, anche se resta vigente l’invito del sindaco di Pozzilli ai proprietari dei terreni implicati nella storia “a voler effettuare -è scritto testualmente nella stessa ordinanza sindacale- a seconda della stagionalità un campionamento del prodotto finito prima della vendita in commercio”.

Accertamenti e controlli preventivi cioè sulla catena agroalimentare proveniente da determinati appezzamenti nel Venafrano per garantire la salute popolare, ma la paura, le preoccupazioni e i pensieri sollevati sul finire del 2022 appaiono in gran parte rientrati. Dal che il più che naturale e profondo sospiro di sollievo da parte dell’opinione pubblica del territorio venafrano.