Sanità, De Palma: “Infermieri diventati ormai perle rare”

2 Maggio 2023 0 Di

 

 

 

 

di Redazione

(PressMoliLaz) Roma, 02 mag 23 Riceviamo e pubblichiamo: «E’ innegabile il sentimento di orgoglio che ci accomuna, come professionisti della salute e come uomini, nel ricevere una prestigiosa onoreficenza come quella della medaglia al Merito della Sanità Pubblica, consegnata direttamente dalle mani del Presidente della Repubblica Mattarella lo scorso 27 aprile.

Un riconoscimento doveroso “alle infermiere e agli infermieri che nel periodo della pandemia, in una situazione di estremo pericolo, hanno dimostrato altissima professionalità nelle corsie, nei Pronto soccorsi e nelle terapie intensive, impegnandosi con competenza, dedizione, sacrificio, e spesso con indosso i segni della eccezionale fatica, all’assistenza dei pazienti nel momento di maggior bisogno”.

Tutti, abbiamo davanti agli occhi, vivi come non mai, dentro di noi, i ricordi e i momenti affrontati durante l’emergenza sanitaria. Nessuno, al pari degli infermieri, la categoria professionale in assoluto che ha subito maggiormente l’impatto con “l’onda anomala” del contagio, può testimoniare in modo così diretto l’ansia, la paura, le incertezze, l’impegno spasmodico che hanno contraddistinto i giorni più duri della battaglia.

Ed è per questo che non saremo certo noi quelli che negheranno il valore di una medaglia che agli occhi della collettività, possa contribuire, nel suo piccolo, a testimoniare, ancora una volta, che le nostre competenze e le nostre qualità umane hanno fatto la differenza nel momenti più difficili.

Tutto questo però non basta, non può essere sufficiente!

Occorre recidere definitivamente quel filo spinato della mala cultura che drammaticamente trasforma gli infermieri, ogni giorno, nel capro espiatorio dei disagi dei cittadini, sfociando in continue aggressioni e minacce verbali: e non saranno certo una medaglia o una pacca sulla spalla, a condurci verso l’atteso cambiamento radicale, quello che non può prescindere dalla ricostruzione di un sistema sanitario che ha bisogno come il pane della valorizzazione economica e contrattuale dei nostri infermieri».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

«I dati parlano chiaro, e report autorevoli confortano le nostre denunce. La sanità italiana viaggia con il freno a mano tirato, e gli infermieri e gli altri professionisti del comparto portano sulle spalle il macigno di un sistema troppo fragile, disorganizzato, che soffre maledettamente di “patologie” che si aggravano giorno per giorno , come la carenza di personale, al primo posto tra le piaghe da sanare nel minor tempo possibile prima di diventare incurabili.

Ed è per questo che ci rivolgiamo alla politica per evidenziare, senza mezzi termini che, oltre alle medaglie occorrono prima di tutto piani risolutivi e azioni concrete!

E la nostra non vuole essere una polemica fine a stessa, ma l’ennesima costruttiva richiesta di aiuto da parte di chi vive ogni giorno la complessa realtà infermieristica, e che non smetterà di combattere al fianco degli operatori sanitari per un cambiamento che urge, prima di tutto, per gli interessi dei cittadini e per la qualità delle prestazioni offerte.

Non possiamo non ricordare che il sistema sanitario italiano paga lo scotto di anni di pericolosa austerity, di immobilismo, a cui hanno fatto seguito non certo investimenti graduali e costanti, ma le classiche toppe per coprire le enormi voragini che sono emerse quando, in piena pandemia, non eravamo in grado, presi alla sprovvista, di affrontare il nemico.

Tutto questo abbiamo il dovere di raccontarlo, di urlarlo addirittura, a chi fa finta di non sentire. E allora diciamo grazie alle medaglie ma aspettiamo, finalmente, che la politica si accorga che è il momento di voltare pagina», chiosa De Palma.