Il menù isernino con la Festa della Cipolla Bianca Tavola tipica nell’ambito della ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo
1 Luglio 2023
di Redazione
(PressMoliLaz) Isernia, 01 lug 23 Si è appena conclusa a Isernia la due giorni (28 e 29 giugno) di riti religiosi e civili dedicati ai Santi Pietro e Paolo, assai venerati nel capoluogo pentro. Nella circostanza tanta affluenza popolare nel solco della storica devozione, numerosi appuntamenti civili, partecipassima fiera di merce varia, riti religiosi e cucina tipica isernina in piena sintonia col prodotto principe della terra pentra, la cipolla bianca, autentico vanto del territorio isernino. Nella circostanza infatti i ristoranti e i ritrovi tipici della città hanno presentato il menù tipico ”cipollaro”, nel solco appunto della tradizione culinaria della tavola popolare e contadina isernina.
Un esempio di siffatto “rito culinario” nell’ambito della Festa della Cipolla Bianca di Isernia col menù tipico della due giorni di festa che presentava la Zuppa r’cpolla r’ Sernia, la Pasta mbuttuta c’ cpolla e casc cavagl’, Pulpett r’ cpolla e patan’ c’ cpolla arracanat e Roce cu’ciucculata, rcotta e cpolla. Non sono mancati in tale contesto laboratori culinari, convegni, ristori, concerti, esposizioni e concorsi culinari, il tutto promosso dal Comitato del Centro Storico di Isernia. Poi ancora la I^ edizione de “Il Bulbo Bianco”, con menù di degustazione da parte dell’Associazione Cuochi Provincia di Isernia e protagonista, ovviamente, la cipolla bianca di Isernia, autentica star della due giorni di cucina isernina. Appuntamento socio/culinario, questo, che si ripete puntualmente negli anni ogni fine giugno a ribadire la tendenza “cipollara” della buona tavola pentra, dal che il simpatico, amichevole, nient’affatto offensivo e mai in disuso appellativo di “cipolllari” solitamente attribuito dai venafrani agli isernini.
Questi ultimi, giusto per la cronaca e riferendosi agli … “amati cugini” venafrani, replicano appellandoli “trippaverdi” nel solco della diversa tendenza culinaria venafrana, tutta incentrata sulle ottime verdure della terra dell’estremo Molise dell’ovest e sulle abbondanti risorse idriche sorgive che la irrigano, arricchendola di prodotti naturali, appunto le verdure, vanto della ricca e produttiva terra venafrana.