Michelangelo illustrato a Castello Pandone di Venafro

6 Luglio 2023 0 Di

 

 

di Redazione

(PressMoliLaz) Venafro (IS), 06 lug 23 Interessante pomeriggio culturale a Castello Pandone di Venafro col Maestro Vincenzo Sorrentino che si è soffermato sull’arte dell’affresco, con particolare riferimento alle opere michelangiolesche dlla Cappella Sistina. Nella stessa circostanza da segnalare l’intervento della vice presidente di Me.Mo Cantieri Culturali Carmen D’Antonino, nonché del soprano Federica D’Antonino accompagnata al piano dal M° Marco Petti. Stralci interessanti dell’intervento del Maestro Vincenzo Sorrentino : “Possiamo leggere –ha attaccato l’esperto-gli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina come due momenti attraverso i quali si dipana un tormentato sentimento religioso che coinvolge l’artista per tutta la vita. Nel periodo 1508/1512 dipinge la Genesi sotto la volta della Cappella, per volontà di Papa Giulio II.

L’opera è caratterizzata da teologia prettamente neoplatonica che vede nella bellezza formale dell’uomo una diretta emanazione di quella divina e tendente alla dignità umana e spirituale. Il secondo periodo dal 1535 al 1541 lo vede impegnato nello sconvolgente Giudizio Universale, commissionato da Papa Clemente VII. In esso tutta la serena armonia presente nella Genesi sfuma in una visione di cupio dissolvi dove le sorti del genere umano sono avvolte da un pessimismo radicale. Sia nel primo ciclo che nel secondo, Michelangelo è ben conscio dell’enorme difficoltà dell’opera, a cui si dedica in solitudine e sottoponendosi ad un vero tragitto ordalico, all’interno del quale il perseguimento della perfezione va di pari passo con un’ascesi sacrificale.

L’ardente misticismo dell’artista, che invoca su di se il giudizio divino, è testimoniato nella resa ultra umana nelle possenti figure dei dodici Veggenti e nella intensa forza che imprime nell’imperturbabile Cristo del Giudizio, Fondamentale per la comprensione della spiritualità di Michelangelo è la lettura delle 300 e più Rime che compongono il suo Canzoniere, vero e proprio diario che accompagna tutte le fasi della sua vicenda terrena”.

Dello stesso Sorrentino è stato presentato a Castello Pandone il libro “L’arte come ordalia”, contenente lezioni sull’affresco all’Accademia di Brera, testo apprezzato dal pubblico presente. In chiusura l’invito della D’Antonino di Me.Mo. a sostenere l’iniziativa culturale e i giovani professionisti molisani che vi si dedicano, adoperandosi per il futuro dell’associazione e dell’intera arte molisana.