Contratto, la Uil scuola non firma: ecco le nostre le ragioni

18 Luglio 2023 0 Di

di Redazione

PressMoliLaz.) Cbasso,18 Lug. 23    Si è conclusa nel pomeriggio di venerdì 14 luglio la trattativa per il rinnovo del CCNL 2019/21 durata poco meno di 14 mesi. Era cominciata il 17 maggio 2022 con l’emanazione del primo Atto di Indirizzo del Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, con alla guida del dicastero dell’Istruzione il Ministro, Patrizio Bianchi. E’ proseguita nel gennaio 2023 con l’emanazione del secondo Atto di indirizzo del Ministro, Giuseppe Valditara. La trattiva ha avuto un primo momento evolutivo con la chiusura dell’Accordo economico del 10 novembre del 2022 con cui tutte le sigle sindacali (sei) e ARAN hanno convenuto sulla distribuzione di poco più di due miliardi di euro a tutto il personale delle quattro Sezioni che compongono il Comparto Istruzione e Ricerca: Scuola, Università, Ricerca e AFAM. In questa fase sono state assegnate il 95% delle risorse che, come si ricorderà, sono state erogate con la mensilità di dicembre.

Venerdì, si è conclusa l’intera trattativa con la definizione della parte normativa e con l’assegnazione: – della parte residua di quella iniziale (5%, pari a 85 mln di €); – l’UNA TANTUM (100 mln di €) stanziata dalla Legge di Bilancio 2023; – 220 mln di € de – finalizzati, inizialmente destinati alla “valorizzazione del personale docente” – 36.9 mln di € per Ordinamento ATA In conclusione, il personale della scuola ha beneficiato di un aumento complessivo della retribuzione del 3.78%. Al momento della chiusura della trattativa, in sede di dichiarazione di voto, la Federazione Uil Scuola Rua si è così espressa: “La Uil Scuola Rua, già in sede di apertura della trattiva, aveva esordito definendola una missione impossibile: poche risorse e troppi obiettivi, peraltro, molto ambiziosi. E così è andata. Nessuno di quegli otto obiettivi è stato raggiunto (riforma degli ordinamenti del personale ATA e di tutti i settori del comparto, mobilità e formazione del personale, valorizzazione dei DSGA, lavoro a distanza, relazioni sindacali, contrattazione di secondo livello e procedimenti disciplinari dei docenti), l’ultimo è stato rinviato nel tempo (a sequenza), provenendo già da un altro rinvio, quello del CCNL 2016/18. In un contesto così delineato, non si sono, mai, create le condizioni perché la Federazione Uil Scuola Rua potesse prendere in considerazione la possibilità di sottoscrivere il rinnovo del CCNL 2019/21.

L’ipotesi sottoscritta non solo non fa passi di modifiche migliorative delle condizioni di lavoro del personale della scuola, secondo quanto tutti si aspettavano da oltre venti anni – vedi il caso del personale ATA -, ma in molti casi le peggiora poiché si traduce in un indebolimento della scuola dell’autonomia e della Comunità educante. E’ mancato il coraggio di fare scelte importanti e decisive per il futuro dei lavoratori della scuola statale del paese. Ci si è solo preoccupati di rimanere nel solco del percorso tracciato dalla legge, lasciando al contratto uno spazio del tutto marginale. Federazione UIL Scuola RUA Molise − Segreteria regionale Posta , Via Crispi 1 d/e – 86100 Campobasso tel.n. 0874 418560 cell. 33889870529 Web: www.uilscuola.it email: molise@uilscuola.it posta certificata: molise@pec.uilscuola.it Per la Uil Scuola Rua risulta ormai chiara la linea politica che guida questo contratto: dare di più a pochi.

Le neo nate figure del tutor e dell’orientatore ne rappresentano la migliore esplicitazione, altro che stipendi europei. Situazione del tutto analoga quella riservata al personale ATA, Il nuovo ordinamento toglie specificità, lo omologa a quello delle altre pubbliche amministrazioni, lo sottopone al potere gerarchico dell’amministrazione eliminando i diritti. Il tutto a costo zero, assaltando in maniera definitiva quello che rimaneva del fondo dell’offerta formativa da cui si pagano tutti gli oneri contrattuali non finanziati dalla legge. Per ultimo, con una mancetta (indennità di disagio, sempre presa dal fondo), si autorizzano i dirigenti scolastici a far turnare gli assistenti tecnici del primo ciclo su tutte le scuole della rete (dieci e più). La digitalizzazione della scuola prosegue con lo sfruttamento dei malcapitati lavoratori. E tutto questo con soli venti euro lordi di aumento mensili, il resto lo avevano già dato a dicembre. Abbiamo lavorato fino all’ultimo momento, in tutti i modi, per introdurre modifiche nelle parti che riteniamo lesive dei diritti del personale. Tra i punti più controversi: il nodo politico sulla mobilità, la mancata valorizzazione del personale Ata, la precarizzazione del lavoro delle segreterie, l’assenza di riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte dedicata alle relazioni sindacali, che non convince.

I Contratti nazionali di lavoro si sottoscrivono perché sono migliorativi rispetto al testo precedente e non è questo il caso! È stata una decisione difficile, ma rimaniamo coerenti con la nostra posizione già evidenziata in precedenza (ricordo la non sottoscrizione del contratto della mobilità – tra l’altro non sottoscritto neanche da altre sigle che, invece, oggi firmano l’attuale ipotesi nonostante il tema della mobilità rimane non risolto! –  e con quanto recepito dai lavoratori nelle assemblee. Fare sindacato, significa fare delle scelte e significa farle con responsabilità e coerenza. Da sempre, affermiamo la necessità che la scuola torni al centro dell’agenda dei governi. E noi partiamo proprio dal contratto che è un punto di riferimento certo per influire sulle decisioni a tutela di tutta la comunità educante. Coerenza, determinazione sono e saranno alla base della linea di azione sindacale della Uil Scuola