Le indicibili difficoltà della famiglia di disabili di Venafro
6 Settembre 2023
di Redazione
(PressMoliLaz) Venafro (IS), 06 set 23 Da mesi sono immersi e costretti a vivere in una umidità diffusa dentro l’alloggio iacp loro assegnato a Venafro e mai risanato e reso maggiormente vivibile nonostante sollecitazioni, riscontri oggettivi, lettere, incontri con le istituzioni pubbliche, proteste dell’opinione pubblica e rimostranze a josa della gente comune. Torniamo a scrivere purtroppo della triste ed incredibile vicenda abitativa della coppia di disabili fisici di Venafro -lui G.A. che si sposta su carrozzella elettrica come la moglie e dalla cui unione è nata una ragazza, oggi 22enne, bella ed assolutamente sana- i quali si ritrovano a vivere in una casa totalmente umida e come tale nient’affatto adatta per ospitare persone, figurarsi i disabili ! “Sottolineato che il Comune di Venafro non si attiva affatto –attacca il “povero” G.- va detto che l’Iacp di Isernia è disposto ad intervenire per risanare l’alloggio in cui viviamo, ma chiede che lasciamo casa ed insiste perché ci troviamo autonomamente una sistemazione diversa a nostre spese.
A parte altre considerazioni, questo non è possibile né potrà mai avvenire in quanto per andare in altra casa vi si dovrebbero apportare modifiche strutturali sostanziali date le nostre disabilità. I proprietari di altre abitazioni però non accettano in quanto le modifiche a noi necessarie rovinerebbero la casa con la conseguenza di non poterla poi fittare ad altri quando noi la lasceremmo per rientrare nell’alloggio iacp risanato !” . E così la storia continua, senza che la famiglia di G.A. recuperi in tranquillità e salute. Ancora l’uomo,decisamente esasperato di una situazione datatissima e che non sembra avere soluzione alle porte : “Ho appreso di un alloggio Iacp a pian terreno in via Flacco a Venafro,senza scale e barriere di sorta, assegnato ma non abitato da anni.
Sarebbe la soluzione ideale per noi ! Chiedo agli assegnatari, che per loro libera scelta preferiscono vivere altrove sempre a Venafro, se vogliono umanamente considerare le difficoltà logistiche della mia famiglia e consentirci di accedere momentaneamente nel loro alloggio di via Flacco riconsegnando le chiavi al Comune di Venafro. Una volta risanata ed aggiustata dall’Iacp la nostra casa, noi libereremmo seduta stante la loro abitazione rientrando nella nostra. Trattasi di un discorso di umana solidarietà, della cui auspicabile condivisione anticipatamente ringrazia mia moglie disabile, mia figlia 22enne ed il sottoscritto !”. Allora ? Si riuscirà finalmente a pervenire a qualcosa di concreto e risolutivo, mercé l’intervento congiunto di istituzioni pubbliche e privati ? Saremmo felicissimi di scriverlo !