Andare per le chiese a ritemprare mente e spirito

27 Novembre 2023 0 Di

 

 

(PressMoliLaz) Venafro (IS), 27 nov 23 Dove andare per trovare piena soddisfazione di mente ed animo? Tra le mete possibili, proponiamo di raggiungere un luogo di culto, in tutto silenzio personale, in piena meditazione, osservando quanto esposto all’interno ed accennando -se si ritiene- ad una preghiera che tanto “solleva”. Ne trarrà vantaggio, si suppone, spirito e mente.

Conseguentemente si starà bene anche nel fisico, ritemprato da tanto. Ed allora, incamminiamoci. A Venafro, entrando in Molise da ovest, tappa obbligata è senz’altro la Basilica alla periferia est dell’abitato, edificata sui resti mortali del Patrono San Nicandro (decapitato nel 303 d.C. ai tempi dell’Imperatore Diocleziano per la sua intramontabile fede cristiana) custoditi nella Cripta sottostante. Secoli addietro Cripta e Basilica vennero affidate alla custodia dei Padri Basiliani, ordine monacale successivamente scomparso da Venafro, ed oggi sono accudite dai Padri Minori Francescani.

Dall’estate scorsa però tali frati non sono più stabilmente residenti nell’attiguo Convento Francescano, ma un francescano ogni mattina arriva da Isernia per aprire Basilica e Convento venafrani e rientrare a Isernia a fine giornata. Tutto questo causa le contrazioni di vocazioni e frati. Detto della Cripta, quotidianamente raggiunta da tanti venafrani data la fede verso il Patrono della città che è anche Protettore della Diocesi d’Isernia/Venafro, nella Basilica è da ammirare il magnifico altare ligneo opera secoli addietro dello stesso ordine francescano, e subito  la bellissima statua anch’essa lignea di San Padre Pio, esposta in una nicchia sulla destra della navata principale.

Il Santo del Gargano stette – 24enne – sul finire del 1911 nel Convento di Venafro per riprendersi in salute, date le incerte condizioni fisiche. Nel periodo il giovane Frate, da un anno Sacerdote, andò a confessare di pomeriggio nella Chiesa di Sant’Antuono nella Venafro Antica, lì strinse fraterna e duratura amicizia col sagrestano venafrano Eligio Atella, sarto 21enne, e coinvolse tanti fanciulli della parrocchia in giochi e canzoncine mariane.

Una volta in Convento ebbe le            terribili tentazioni demoniache che il giovane Frate sconfisse con la preghiera e l’eucarestia. Proseguendo nella visita in Basilica, da ammirare l’antico Crocifisso della navata laterale, opera di tutto pregio e di notevole intensità emotiva, che attira l’attenzione di tanti. Dulcis in fundo lo splendido ritratto pittorico di Papa Giovanni Paolo II, opera dell’artigiano venafrano “Raphael” e donato ai Frati Francescani per l’esposizione perenne in Basilica.

Il Pontefice è raffigurato con espressione sorridente, giusta la sua proverbiale natura di uomo e sacerdote. Ed infine, se si va in Basilica nei prossimi giorni, sarà possibile emozionarsi anche dinanzi all’imponente presepe allestito con cura sul pianerottolo che porta alla Cripta da un lavoratore di origini campane, per lavoro residente a Venafro con la famiglia.

L’uomo da anni si dedica volontariamente ad allestimento e cura del Presepe in Basilica, riproducendone all’interno aspetti di vita contemporanea e venafrana. Per l’inaugurazione, l’appuntamento resta fissato alla mattina del prossimo 8 dicembre dopo la celebrazione della S. Messa e subito prima della deposizione di corona di fiori alla statua della Vergine in cima al campanile. Compito questo da anni assolto egregiamente dai Vigili del Fuoco di Isernia, presenti tanti fedeli  sul piazzale della Basilica.