Isernia, canone unico patrimoniale. Regolamento mai divulgato e i cittadini ne subiscono le conseguenze non conoscendo le date di scadenza Contribuenti penalizzati col 40% di sanzioni ecc. Ica-Creset scarica le responsabilità al Comune

10 Dicembre 2023 0 Di

(PressMoliLaz.)- V.G.- Isernia, 10 Dic.23  Sta succedendo in questi giorni che la Ica Creset, società  concessionaria per le riscossioni del canone unico patrimoniale (la tassa per  passi carrai, insegne luminose, occupazioni suolo e quant’altro), sta recapitando ai cittadini di Isernia avvisi di intimazione a pagare, con aumento del 30% di sanzione oltre ad interessi e spese di notifica, sebbene non avessero mai ricevuto nessun precedente  preavviso di scadenza  del  relativo canone.

I contribuenti sorpresi e  infervorati (eufemismo) si chiedono il perché della diretta ricezione dell’accertamento esecutivo da pagare con circa il 40% in più (es. il passo carraio da 82 a 115 €),  ma soprattutto si chiedono quale è la vera scadenza annuale del suddetto canone, in quanto, per il 2022 la tassa scadeva il 31 gennaio 23 e per il 2023  il 30 giugno 2023.

Noi abbiamo chiesto all’ Ica-Creset come mai i preavvisi non fossero stati ricevuti da tutti e, soprattutto, perché non  è stata mai divulgata ai contribuenti l’esatta scadenza del suddetto Canone. Quest’ultimi ci hanno risposto che sarebbe colpa delle poste o della società Imbalplast a cui loro si appoggiano per le spedizioni dei  preavvisi  e che   la scadenza è riportata nello specifico regolamento  entrato in vigore nel 2021 addossando semmai responsabilità, per la  mancata divulgazione dell’atto, alle Amm.ni comunali  ovvero  al sindaco uscente  (d’Apollonio) e a quella  attuale a  guida Castrataro. Quindi cittadini  mai  messi in condizione di conoscerne le scadenze da parte di costoro.

Non può un utente, vista la difformità della scadenza (come appresso documentata) di volta in volta ricordarsi e rivolgersi all’ica-Creset o all’ Amm.ne per conoscere le precise date di scadenza. Cosi come non può sorbirsi una percentuale cosi alta di sanzioni per  meno di un anno di ritardo del pagamento.

Un appello quindi all’attuale amministrazione Castrataro affinché ponga rimedio a questa stortura iniziando a riformulare il regolamento nell’applicazione delle sanzioni, a farlo inserire on line (come fatto per l’IMU e TARI) e inviando dapprima un sollecito agli inadempienti con  notifiche di preavvisi e scadenze  tramite PEC come  già si fa per il  canone idrico.