Sindacato Polizia: basta lottare contro il vento, contro chi non va in carcere e continua a delinquere impunemente! Troppe insicurezze e pochi strumenti, poliziotti in pericolo. Cambiare rotta

12 Maggio 2024 0 Di

(PressMoliLaz.) 12 Maggio 24   Il Vice Ispettore ferito a Milano, a cui vanno i nostri auguri di guarigione,  è una vittima della lunga scia di aggressioni, feriti e minacce rivolte ai poliziotti che si allargano sempre più in tutto il paese.

Ogni giorno agenti di polizia  intervengono per salvaguardare la sicurezza dei cittadini, soli e senza difese,  vittime di intolleranza trasversale di persone che vivono nell’impunità, nell’arroganza  e nella violenza.

Il poliziotto non lavora più con serenità,  ormai è fortemente condizionato dal rischio di sbagliare, da filmati che raccontano altri fatti,  da opinionisti superficiali, dalla paura di essere indagato per abusi spesso inesistenti o effetti collaterali all’intervento.

Episodi che si verificano in maniera crescente  e che rimangono impuniti  visto che gli aggressori non vengono fermati dalle attuali norme di legge.

Poliziotti che per difendere i cittadini subiscono aggressioni anche immotivate,  giovani che non si fermano all’alt polizia solo per irregolarità amministrative o ancor più grave per riprendere le loro azioni sui social.

Spesso si punta il dito solo contro i poliziotti che ormai sono senza tutele, soli ad affrontare il potere dell’intolleranza, del crimine violento e soprattutto degli opinionisti da  bar.

E’ intollerabile che in questo paese i poliziotti siano un  mezzo di propaganda politica elettorale e capo espiatorio della deriva sociale.

Non si può attendere anni per le body Cam e per i teaser, (peraltro non sufficienti e quindi non in dotazione a tutti gli equipaggi) per avere un numero adeguato di agenti su strada e soprattutto non si può continuare a lottare contro il vento,  contro chi  non va in carcere e impunemente condiziona i cittadini che  per paura  sono costretti a cambiare le abitudini quotidiane.

È urgente cambiare rotta, riordinare la forza pubblica e legiferare norme contro queste aggressioni gratuite,  magari inasprendo le pene oppure istituendo un sistema cauzionale che condizioni la libertà di chi commette questi reati.

 SIAP – ISERNIA

Il Segretario Generale Provinciale – Dirigente Nazionale    Antonio Pelle